Con sentenza resa il 16 ottobre scorso il TAR Lazio ha annullato uno dei quesiti somministrati alla prova scritta del concorso ordinario per la classe di concorso A018 “Filosofia e Scienze Umane”, in quanto palesemente errato. Si tratta dell’ennesimo errore dei quesiti proposti ai candidati nell’ultimo concorso ordinario, che, però, a differenza di altri, non è stato annullato da Ministero nonostante le reiterate richieste del ricorrente che, con il patrocinio dell’Avv. Marcello di Iorio, del foro di Pescara, è stato costretto a rivolgersi alla magistratura amministrativa.

Il quesito errato al concorso ordinario

Si tratta in particolare del quesito: “secondo Howard Gardner l’intelligenza è” le cui opzioni di risposta offerte erano:

  • a) un processo di adattamento ottimale (equilibrio tra assimilazione e accomodamento
  • b) un costrutto teorico che viene misurato dai test sotto forma di QI e in cui giocano due fattori, uno generale e uno specifico
  • c) una realtà multidimensionale, non a struttura gerarchica ma a disposizione cubica
  • d) un insieme di procedure per fare cose, da considerarsi come un “sistema” con proprie regole, operante su basi biologiche e culturali.

Secondo il Ministero la risposta corretta avrebbe dovuto essere la d). Ebbene, la difesa del ricorrente ha messo in evidenza come nessuna delle risposte proposte era corretta, producendo in giudizio addirittura degli scritti dello stesso Prof. Howard Gardner che, contattato dal ricorrente, aveva lamentato l’erroneità delle opzioni di risposta proposte.

La consulenza d’ufficio

Nel corso del Giudizio, il Consulente del Tribunale, condividendo in pieno la linea difensiva dell’Avv. Di Iorio ha chiarito che mentre le prime tre opzioni erano riconducimiti a teorie di tre differenti autori (Piaget, Spearman e Guilford), la quarta, seppur ascrivibile al pensiero di Gardner, era completamente errata, in quanto lo studioso non si riferisce nelle sue teorie ad un’unica forma di intelligenza, ma a diverse forme di intelligenza. Quindi, la domanda proposta come “l’intelligenza è” presenta una contraddizione intrinseca nella sua stessa formulazione, in quanto declina prevalentemente al singolare un pensiero il cui profilo pregnante consiste invece nella individuazione di una molteplicità di elementi autonomi.

Le difese del MiM

A nulla sono valse le difese del MIM che a fronte di una così schiacciante prova di errore, aveva tentato di sostenere che il quesito doveva essere comunque considerato corretto, in quanto l’unico ascrivibile a Prof. Gardner, mentre gli altri erano riconducibili ad altri autori. Il TAR, respingendo tale assunto, ha concluso affermando che “la regola dettata dal bando di concorso non prevede la individuazione della risposta di minore implausibilità ma di verificare quale sia l’unica “esatta”, ossia precisa e veritiera, nel presupposto indispensabile che ve ne sia una in possesso di tali caratteristiche”.

Avvocato Maria Rosaria Altieri