Concorso
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Da ieri 11 dicembre è aperta la fase di presentazione della domanda per partecipare alla seconda procedura concorsuale PNRR. Gli interessati possono inoltrare l’istanza entro il 30 dicembre. I canali da utilizzare sono InPa o, in alternativa, la Piattaforma Concorsi e Procedure selettive disponibile sul sito ministeriale, accedendo come di consueto tramite SPID o CIE. A tal proposito, a seguito della pubblicazione del bando del concorso PNRR 2, è utile fare il punto della situazione sul sostegno.

Requisiti di accesso al concorso PNRR 2 per il sostegno

Per quanto riguarda Infanzia e Primaria, i candidati devono possedere, alternativamente, abilitazione all’insegnamento conseguita presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria oppure un diploma magistrale con valore di abilitazione o diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguito entro l’a.s. 2001/02. Unitamente ad uno dei due titoli, occorre uno specifico titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Sono accettati i titoli conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia. Accedono invece con riserva i candidati che hanno presentato domanda di riconoscimento del titolo estero entro il termine di presentazione delle istanze, in attesa della conclusione dell’istruttoria. Per le scuole secondarie, sia di I che di II grado, occorre aver superato i percorsi di specializzazione. Analoghe previsioni per i titoli esteri o in attesa di riconoscimento.

La prova scritta resta invariata

Anche per il concorso PNRR 2, non è previsto un test preselettivo. Si accede direttamente alla prova computer-based. Essa è composta da 50 quesiti, di cui 5 sulle conoscenze della lingua inglese (livello B2), 5 sulle competenze digitali e 40 in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico. Di quest’ultime, 10 sono in ambito pedagogico, 15 in ambito psicopedagogico e altre 15 di metodologia didattica, compresa la valutazione. Per superare la prova è necessario rispondere correttamente a 35 quesiti, conseguendo così 70 punti (ogni domanda vale indifferentemente 2 punti).

Novità orale per il concorso PNRR 2

Rispetto al precedente concorso, l’accesso alla prova orale sarà molto diverso. Mentre prima, infatti, il superamento dello scoglio dei 70 punti garantiva automaticamente il sostenimento del secondo step, ora non sarà più così. Alla prova orale è ammesso, sulla base dell’esito della prova scritta, un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso nella regione per la singola classe di concorso o tipologia di posto.

La durata della prova è di 30 minuti per infanzia e primaria. Per la secondaria, sarà invece pari a 45 minuti. Lo scopo della prova orale per il sostegno è quello di valutare la competenza del candidato nelle attività di sostegno all’alunno con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’impiego didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali.

Valutazione e numero di posti a bando: delusione per la secondaria

Il punteggio complessivo è di massimo 250 punti: 100 per lo scritto, 100 per l’orale e 50 per i titoli. La graduatoria di merito vedrà solamente vincitori: nonostante le critiche, non ci saranno idonei. Ciò significa che saranno immessi in ruolo solo coloro che rientreranno nel numero dei posti messi a bando o, al più, coloro che riusciranno a scorrere in caso di rinunce. Per tutti gli altri, non ci sarà ruolo e neanche abilitazione.

Polemiche che si aggiungono a quelle circolate via social sul numero dei posti disponibili, in particolare per la scuola secondaria. Stando alle tabelle, nelle scuole secondarie di I grado ci sono 314 posti, nell’infanzia 290, mentre in quelle di II grado appena 113 in tutta Italia. Un numero davvero molto basso, rispetto alla primaria, che beneficia del grosso delle disponibilità: 4.111 posti, di cui oltre 2.000 in Lombardia.