Anche al concorso PNRR 2 hanno potuto partecipare non solo gli insegnanti precari ma anche i docenti già di ruolo. Per alcuni questa possibilità è stata vista come un’ingiustizia. In realtà rappresenta un diritto per tutti quegli insegnanti che vogliono trarre dei benefici dalla partecipazione al concorso. Vediamo quali sono i vantaggi di cui possono godere i docenti di ruolo.
I principali motivi legati alla partecipazione al concorso
Il motivo più diffuso che porta i docenti di ruolo a prendere parte al concorso riguarda la possibilità di avvicinarsi a casa. Molti insegnanti hanno infatti partecipato a concorsi in regioni dove sapevano che c’erano maggiori posti a bando per avere più certezze di entrare in ruolo. La regione di titolarità però spesso è lontana rispetto alle proprie famiglie e alla propria residenza. Per non attendere quindi il decorso del vincolo triennale, che obbliga alla permanenza sulla cattedra per 3 anni, per aggirare la normativa tentano nuovamente il concorso sulla regione più vicina, nella speranza di potersi quindi spostare nel breve periodo ‘bypassando’ la procedura della mobilità.
Un altro dei motivi più ricorrenti può essere legato all’aspirazione di passare su altra cattedra, spostandosi ad esempio da infanzia o primaria o viceversa, oppure dalla secondaria di primo grado al secondo grado. In questo caso quindi la partecipazione sarà su altra classe di concorso.
Partecipare e superare il concorso per i docenti ruolo apporta poi anche altri vantaggi, tra cui l’ottenimento di punteggio ai fini della graduatoria interna d’istituto. Nello specifico sono previsti 12 punti. Va comunque precisato che sarà valutato un solo concorso pubblico.
Punteggio aggiuntivo è infine previsto anche in sede di presentazione della domanda di mobilità. Allo stato attuale, se non cambieranno le regole col nuovo CCNI, sono previsti anche in questo caso 12 punti per il superamento di un concorso ordinario.