Prosegue il primo concorso del PNRR, sebbene in alcune regioni ancora troppo a rilento, tanto da dubitare che le graduatorie possano essere pronte per settembre. Il problema resta incentrato sulla difficoltà a costituire le commissioni esaminatrici. Nel frattempo proseguono i ‘feedback’ di coloro che hanno già sostenuto la prova orale, tra entusiasmo e sconforto in vista delle prospettive future. Superare la prova orale non darà infatti la sicurezza di entrare nelle graduatorie di merito da cui si attingerà per il ruolo (senza contare che per la scuola secondaria è anche previsto il conseguimento dell’abilitazione prima di avere a tutti gli effetti il ruolo stesso). Insomma, il percorso è ancora lungo e denso di dubbi. Vediamo quindi di fare il punto della situazione.
Prova orale superata non equivale ad essere vincitori
Regna ancora molta confusione in merito alle conseguenze del superamento della prova orale. Superare anche la prova orale non dà la garanzia di rientrare tra i vincitori del concorso. Per essere vincitori occorrerà anche rientrare nel numero dei posti banditi, ed è infatti sulla base di questi che sarà stilata la graduatoria di merito. Non a caso più volte si è posta l’attenzione sull’importanza di conseguire un punteggio alto sia alla prova scritta che alla prova orale per avere maggiori probabilità di rientrare tra i posti banditi. Va inoltre ribadito che anche se alla prova scritta si è ottenuto un punteggio elevato ma alla prova orale non è stato raggiunto il punteggio minimo di 70/100 il concorso non è comunque superato (in pratica non viene fatta una media con lo scritto).
Idonei non vincitori: i vantaggi
Non rientrare tra i posti banditi pur avendo superato la prova orale fa conseguire lo ‘status’ di idonei. Ma quindi a cosa è servito partecipare al concorso? Esistono comunque dei vantaggi. Intanto se ci dovessero essere rinunce tra i vincitori la graduatoria di merito verrà integrata con i primi idonei non vincitori. Inoltre, trattandosi di un concorso ordinario, nel caso del superamento di entrambe le prove (scritta e orale) si ha diritto ad un punteggio aggiuntivo nelle Gps: 3 punti per ogni classe di concorso o posto (anche se per l’imminente aggiornamento probabilmente non si farà a tempo). Un ulteriore vantaggio si ha infine qualora si partecipasse ad un altro futuro concorso nella stessa classe di concorso o posto: si avrà diritto a 12,5 punti nella graduatoria di merito che ne scaturirà.
Con riguardo poi ai docenti di ruolo sono previsti 12 punti nelle graduatorie interne d’istituto e nei trasferimenti a seguito di superamento di un concorso ordinario nello stesso grado oppure superiore a quello di ruolo. Infine per la mobilità professionale si valuta anche il superamento di altri concorsi ordinari con un punteggio di 6 punti per ogni concorso.