ruolo o Gps?
ruolo o Gps?

Nonostante il ruolo sia ambìto tra i docenti precari, spesso gli stessi sono combattuti tra l’accettarlo e preferire una supplenza da Gps, mantenendo lo ‘status’ di precari. La motivazione principale è legata al timore di poter essere assunti a tempo indeterminato in una provincia troppo lontana, mentre rassicura poter in un qualche modo ‘pilotare’ la scuola dove prendere servizio (seppur a titolo di supplenza) attraverso la scelta delle 150 preferenze nella provincia d’iscrizione nelle Gps. Quali conseguenze possono dunque esserci se un vincitore di concorso dovesse preferire l’incarico annuale dalle Graduatorie Provinciali delle Supplenze? Facciamo chiarezza.

Rinuncia al ruolo: conseguenze

I vincitori del concorso PNRR che entreranno o sono già entrati nella graduatoria di merito, sono liberi di decidere di rifiutare il ruolo per aspirare a una supplenza da Gps. L’unica conseguenza prevista in questo caso è la cancellazione dalla relativa graduatoria di merito per la cui classe di concorso si è rifiutato. La cancellazione è definitiva. L’aspirante che quindi dovesse desiderare in futuro di entrare in ruolo dovrà partecipare ad una nuova procedura concorsuale e sperare di rientrare tra i vincitori per poi essere immesso in una nuova graduatoria di merito. Non sono invece previste ripercussioni ai fini delle Gps (o eventualmente delle Gae), trattandosi di altra tipologia di graduatoria.

La rinuncia al ruolo, va ricordato, può essere espressa, tramite l’apposita piattaforma dedicata, sia in occasione della prima fase delle immissioni in ruolo, sia nel corso della seconda fase. Un altro aspetto da precisare attiene il futuro godimento di 3 punti aggiuntivi nelle Gps: rinunciando al ruolo e seguendo la cancellazione dalla graduatoria di merito, non si potrà beneficiare di 3 punti aggiuntivi nell’aggiornamento delle Gps del prossimo biennio (2026-28).