C’è grande attesa tra i precari storici che insegnano Religione Cattolica circa l’uscita del secondo bando della storia. Dopo 20 anni infatti, entro febbraio, saranno bandite due procedure, una ordinaria e una straordinaria. Secondo le previsioni del sindacato Snadir saranno circa 16 mila gli aspiranti totali che parteciperanno al concorso di Religione Cattolica, per il quale sono stati banditi circa 6.400 posti. Nel corso della diretta di oggi a Orizzonte Scuola Orazio Ruscica, presidente nazionale della citata sigla sindacale, ha fatto il punto della situazione. In merito in particolare alla procedura straordinaria ha fornito alcuni dettagli aggiuntivi.
Come si articolerà la procedura straordinaria del concorso di Religione Cattolica
La procedura straordinaria del concorso di Religione Cattolica prevede solo la prova orale, che misurerà le competenze didattico-metodologiche dei candidati. Si tratterà in buona sostanza di una lezione simulata. Non è previsto inoltre un punteggio minimo. Ruscica ha poi precisato che le graduatorie che scaturiranno dalla procedura straordinaria diventeranno ad esaurimento. Questo significa che tutti i docenti partecipanti e inseriti quindi in queste graduatorie prima o poi potranno essere immessi in ruolo tramite lo scorrimento annuale di questi elenchi.
Ricordiamo che la procedura straordinaria sarà riservata ai docenti con 36 mesi di servizio svolti nelle scuole statali. Questo elemento rappresenta infatti requisito d’accesso, insieme al certificato di idoneità dell’ordine diocesano. Questa previsione è stata il risultato di un adeguamento alla sentenza della Corte di Giustizia Europea, che a sua volta si è rifatta alla direttiva europea 1999/70, la quale stabiliva il principio in base al quale dopo 36 mesi di servizio i contratti di lavoro vanno riqualificati da tempo determinato a tempo indeterminato.