Il TAR Lazio è tornato a pronunciarsi su ulteriori ricorsi presentati nei mesi scorsi da alcuni candidati inseriti nella graduatoria finale del concorso riservato per Dirigenti Scolastici. Essi avevano contestato la valutazione dei titoli nella predetta graduatoria. L’Avv. Maria Rosaria Altieri, del foro di Cassino ha seguito la vicenda da vicino. Ha rappresentato un centinaio di aspiranti futuri Dirigenti Scolastici che si sono opposti alla modifica dell’attuale graduatoria, e ci chiarisce i termini della questione ed il nodo centrale delle recenti pronunce.

Concorso riservato Dirigenti scolastici: l’oggetto del contenzioso

Questi contenziosi – spiega l’Avv. Altieri – sono stati diretti a contestare, sia pure in misura diversa, la valutazione dei titoli posseduti dagli aspiranti Dirigenti inseriti in graduatoria. In particolare, alcuni hanno contestato la modalità di conversione di detto punteggio in decimi. Altri hanno avuto quale obiettivo quello di ottenere una valutazione dei titoli in trentesimi, a fronte della valutazione della prova in decimi.

Orbene, il TAR ha aderito alla tesi difensiva di chi, come i miei assistiti, ha sostenuto con forza che la procedura selettiva di cui si discute è da qualificarsi quale procedura concorsuale e, conseguentemente, ha applicato i criteri fissati nel DPR n. 487/1994. Sulla base di questi presupposti il Tribunale ha respinto le domande cautelari avanzate in tutti i ricorsi. Ha confermato la correttezza dell’operato del MIM nella redazione della graduatoria del 19 agosto scorso”.

Viva soddisfazione esprime l’Avv. Altieri per questo ulteriore risultato ottenuto in favore dei futuri Dirigenti Scolatici, alcuni dei quali, ora, stanno valutando ulteriori azioni a garanzia della regolarità e della correttezza delle prossime operazioni assunzionali.