Ennesimo colpo di scena nella procedura per il concorso riservato dei Dirigenti Scolastici. A cavallo del Ferragosto, infatti, il TAR del Lazio ha sospeso il provvedimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito legato alle nomine dei vincitori della procedura. Almeno fino al 5 settembre, data della Camera di Consiglio, tutto è completamente bloccato.
Dirigenti Scolastici: l’anno scolastico inizierà a rilento
Per l’a.s. 2023/24, il MIM aveva deciso di autorizzare tutte le sedi disponibili, 519 in tutta Italia, e assegnarle ai vincitori del concorso riservato del 2017. Ciò aveva anche scatenato delle polemiche da parte di coloro che stanno svolgendo il concorso ordinario, non ancora ultimato. Nonostante ciò, era stata pubblicata anche la graduatoria dei circa 2000 aspiranti DS e tutto pareva pronto per procedere alle nomine entro la fine del mese e partire con il piede giusto in vista del nuovo anno scolastico. Invece, la notizia giunta dal TAR rende la situazione sempre più incerta.
Il ricorso, presentato da numerosi docenti partecipanti al concorso, ha avuto dunque per il momento un effetto. Reazioni ovviamente da parte di coloro che speravano di rientrare nel contingente delle scuole in cui manca il Dirigente Scolastico.
I posti per le nomine di Dirigente Scolastico, come si legge dall’avviso n. 124319 del 9 agosto in questione, sono disponibili nelle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana e Veneto. In teoria, una volta terminata l’assegnazione ai ruoli regionali, ogni ufficio scolastico territoriale dovrebbe attivare le procedure di propria competenza per le convocazioni e le attribuzioni delle istituzioni scolastiche.
Avvio anno scolastico incerto
La partenza dell’anno scolastico appare davvero critica. Oltre all’annosa questione delle supplenze dei docenti, si sono aggiunte le immissioni in ruolo che potranno protrarsi fino alla fine dell’anno. Adesso, il nuovo capitolo dei Dirigenti Scolastici alimenta il rischio di un avvio lento e con numerose difficoltà, soprattutto per gli istituti che avrebbero avuto bisogno di avere una guida a partire dal 1° settembre.