Concorsi docenti 2023, il bando e il regolamento della prima procedura di selezione legata al PNRR dovrebbe essere pubblicata oramai a breve. L’OK da parte della Commissione europea è ormai arrivato da tempo. Nel bando, sarà indicata la ripartizione dei posti: ai 30.216 iniziali, quelli indicati nel decreto autorizzativo, dovrebbero aggiungersi altre 14mila cattedre circa, per un totale di 45mila posti da assegnare. Si attende, a questo proposito, l’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Concorsi docenti 2023, la provincia si sceglierà al momento dell’assunzione

Un aspetto da tenere in considerazione è quello riguardante il fatto che ciascun aspirante potrà partecipare per una sola regione. Ciascun aspirante potrà scegliere di partecipare per massimo una classe di concorso della scuola secondaria primo grado più massimo una classe di concorso della secondaria secondo grado più il sostegno. Ciò significa che per un aspirante, pur avendone titolo, non vi siano posti per le due classi di concorso richieste. In ogni caso, l’aspirante potrà scegliere solamente una regione: pertanto, non sarà possibile differenziare la regione in base alla classe di concorso.

Per quanto riguarda, invece, la provincia di assunzione, invece, questa verrà scelta dall’aspirante durante la fase assunzionale: l’auspicio è che la procedura possa essere avviata già la prossima estate in modo tale che i docenti possano essere assunti già per l’anno scolastico 2023/24. La provincia dovrà essere scelta all’interno della propria regione di riferimento: l’aspirante, attraverso una procedura informatizzata, indicherà l’ordine di preferenza delle province. Tuttavia, il docente dovrà, gioco forza, tenere in considerazione quelli che saranno i posti disponibili in quella determinata provincia e lo scorrimento della graduatoria.

Il Ministero dell’Istruzione prevede diverse rinunce

Considerando anche un altro elemento assolutamente non trascurabile, come il vincolo di permanenza nella provincia di assunzione, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già messo in preventivo un considerevole numero di possibili rinunce. Il dicastero di Viale Trastevere, in un documento diffuso lo scorso mese di settembre riguardante i numeri delle immissioni in ruolo e delle supplenze, scrisse: ‘I posti vacanti e disponibili (40.561), coperti con supplenze annuali per l’anno scolastico 2023/2024, sono quelli da utilizzare per le nomine in ruolo del primo concorso PNRR dall’anno scolastico 2024/2025. Tuttavia, è prevedibile che avremo anche in futuro una certa incidenza del fenomeno delle rinunce, a causa delle spese insostenibili per gli interessati fuori regione e fuori provincia di residenza. Ciò è aggravato dal fatto che continuerà a operare anche il vincolo triennale nella prima sede per i neo immessi in ruolo’.