Prova orale concorso
Prova orale concorso

Procede la prova orale del primo concorso del PNRR. Riguardo la scuola dell’infanzia e primaria le prime regioni dove si è iniziato l’espletamento delle prove sono state Puglia e Campania. Emergono dunque le prime impressioni sulla modalità con cui le commissioni hanno testato la preparazione dei candidati e su cosa si sono concentrate maggiormente. Di seguito i dettagli.

Quali domande vengono poste in sede di prova orale? I primi feedback

L’attenzione che sta emergendo alla prova orale sulle domande disciplinari riguarda indistintamente la scuola secondaria e la scuola dell’infanzia e primaria, dal momento che i bandi le indicano come una delle componenti fondamentali dei colloqui orali. (Il programma della disciplina lo si può reperire in allegato ai bandi concorsuali.) La maggiore incisività con cui le commissioni stanno svolgendo la prova orale del concorso docenti, focalizzandosi sulla disciplina d’interesse della classe di concorso per la quale si partecipa, è dettata soprattutto dal fatto che alla prova scritta, per la prima volta, non sono stati rivolti quesiti sulle discipline, concentrandosi maggiormente sugli aspetti psico-pedagogici.

I dubbi, che già in sede di preparazione, attanagliano i partecipanti alle classi di concorso di infanzia e primaria si basano sulla pluralità di discipline che i docenti devono conoscere per poter insegnare su queste classi di concorso. Su cosa quindi verte la prova orale? In base ai feedback che stanno emergendo in questi giorni, e diffusi dall’esperta di normativa scolastica Caterina Bufanini, si può avere maggiore chiarezza. Con riguardo ad inglese innanzitutto emergono domande semplici, inerenti ad esempio la vita personale, familiare o lavorativa; più sporadicamente si apprende anche di letture di brani in inglese e relativa traduzione, per testare in generale il livello di comprensione e la padronanza linguistica. Tra le altre domande disciplinari emergono poi, a titolo esemplificativo, la didattica laboratoriale, apprendimento in situazioni formali e non formali, rapporto di autovalutazione e piano di miglioramento, tutoring, differenza tra individualizzazione e personalizzazione, autovalutazione del docente, le fasi dell’apprendimento, “L’Emilio” di J. J. Rousseau. Viene confermato quindi quanto indicato nel bando che sostanzialmente riprende le tematiche già previste per la prova scritta.