In base a quanto si evince sarebbe solo una minoranza quella di candidati al primo concorso del PNRR che finora non avrebbe superato la prova scritta. Ad oggi si sono concluse le giornate dedicate alla scuola dell’infanzia e primaria. Domani, 13 marzo, si partirà con la prova scritta del concorso rivolto alla scuola secondaria. Se però coloro che hanno superato la prova scritta hanno accolto con esultanza l’esito positivo, va purtroppo ricordato che non tutti coloro che supereranno entrambe le prove, quindi anche quella orale, rientreranno con certezza tra i vincitori. Le variabili sono diverse. Facciamo il punto della situazione.
La prova orale del concorso docenti.
Non è prevista una graduatoria di idonei
La graduatoria di merito del primo concorso del PNRR rivolto alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria sarà formata esclusivamente dai vincitori. Tuttavia, è prevista l’integrazione, nel limite dei posti banditi, della graduatoria nella misura delle eventuali rinunce all’immissione in ruolo successivamente intervenute, con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove concorsuali. Non è prevista la trasformazione della graduatoria in una graduatoria ad esaurimento per tutti coloro che superano le prove (come avvenuto, ad esempio, per il concorso 2020).
Lezione simulata prova orale concorso.
Su cosa fondare la speranza di rientrare tra i vincitori?
Ovviamente per sperare di rientrare tra i vincitori e quindi tra i posti banditi per le immissioni in ruolo dell’a.s 2024/25 occorrerà aspirare ad un punteggio elevato. Dà poche certezze infatti superare entrambe le prove solo con un punteggio minimo. Questo ragionamento è ancora più valido per quelle classi di concorso in cui sono poche le cattedre messe a disposizione. Dunque un punteggio alto già alla prova scritta offre una certa tutela, ma è fondamentale prepararsi adeguatamente anche per l’orale.