Si chiude oggi, 8 luglio 2024, alle ore 23.59, la finestra temporale dedicata alla presentazione della domanda di partecipazione al concorso straordinario di Religione Cattolica per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. La proroga del 2 luglio ha permesso agli aspiranti di avere qualche giorno in più per inoltrare l’istanza e provare a chiarire i dubbi sorti durante quasi tutta l’apertura dei termini. Tutt’oggi permangono ancora alcune perplessità non del tutto sanate dalle FAQ ministeriali intercorse circa una settimana fa. E proprio alla luce di ciò i molti aspiranti auspicano che da viale Trastevere vi sia comprensione e minore rigidità nell’eventuale esclusione dei partecipanti che avessero dato un’interpretazione erronea soprattutto ai codici identificativi dei titoli di qualificazione professionale.
Lettera dell’Anaps
L’Associazione Nazionale Autonoma Professionisti Scuola (Anaps) ha fatto leva, tramite una LETTERA indirizzata al Ministro Valditara, sulle difficoltà riscontrate dagli aspiranti che si sono cimentati nella compilazione della domanda di partecipazione al concorso Irc, così riassunte:
- la piattaforma si presentava poco intuitiva, spesso si bloccava e per ore i colleghi non potevano inserire nessun dato, spesso non salvava i servizi inseriti;
- i colleghi si sono trovati in difficoltà nel ritrovare i propri titoli tra i codici della piattaforma perché non presenti o non corrispondenti alle indicazioni del bando;
- le FAQ hanno creato ulteriore confusione perché riportavano la normativa a cui facevano riferimento i titoli e non davano indicazioni in merito ai codici di riferimento della piattaforma, dove alcuni titoli non erano presenti . Non era chiaro quando prendere in considerazione i titoli del vecchio e nuovo Concordato. Ogni sigla sindacale ha pubblicato tabelle di corrispondenza che a loro volta non corrispondevano alle faq del MIM. Tutto questo ha ancora di più disorientato i colleghi.
Alla luce di tutto ciò l’Anaps ha chiesto al Ministro Valditara di non procedere con l’esclusione di coloro che possono aver commesso errori nella compilazione della domanda con riguardo ai codici identificativi dei titoli di qualificazione professionale. Le richieste si fondano anche sulla necessità di evitare le lungaggini che l’eventuale pioggia di ricorsi potrebbe scatenare.