La ‘macchina’ del concorso di Religione Cattolica si è ormai messa in moto. Dopo il parere favorevole del CSPI reso l’8 gennaio, e la firma dell’intesa tra CEI (rappresentato dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Zuppi) e MIM avvenuta il 9 gennaio, Giuseppe Valditara, il 19 gennaio ha firmato il decreto che disciplina la procedura concorsuale straordinaria riservata agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Il bando, come più volte ribadito anche dal sindacato Snadir, dovrebbe uscire entro febbraio.
Concorso straordinario Religione Cattolica, i requisiti
Il provvedimento, attuativo delle recenti novità introdotte dalla legge di conversione del decreto-legge n. 75 dello scorso 22 giugno, recependo i requisiti stabiliti dalla legge, ammette a partecipare i candidati in possesso, congiuntamente della certificazione di idoneità diocesana e con almeno 36 mesi di servizio, anche non consecutivi, nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, oltre che dei titoli di qualificazione professionale previsti dall’Intesa con la CEI. I candidati dovranno possedere altresì i requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni. Ricordiamo che a questa procedura sarà destinato il 70% dei posti vacanti e disponibili per il triennio scolastico 2022/25 e per gli anni successivi fino al totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito.
Il Ministro Valditara, in una nota, ha così commentato: “Dopo vent’anni dall’ultimo concorso, si avvia così una fase di reclutamento a tempo indeterminato per l’insegnamento della religione cattolica che, nel portare a soluzione una situazione critica che interessa migliaia di persone, assicurerà stabilità e continuità didattica”.