Congedo parentale
Congedo parentale

Il congedo parentale è un diritto fondamentale per i lavoratori che desiderano conciliare la vita lavorativa con le esigenze familiari. Questa guida ti aiuterà a comprendere come presentare correttamente la domanda, calcolare il periodo di congedo e gestire eventuali errori. Seguendo queste istruzioni, potrai evitare problemi e beneficiare al meglio di questo diritto.

Congedo parentale: come inserire la domanda

La domanda di congedo parentale deve essere presentata in via telematica tramite il sito dell’INPS. Ecco i passi principali:

  1. Accedi con SPID: è necessario avere un’identità digitale (SPID), rilasciata da provider accreditati.
  2. Compilazione autonoma o con assistenza: puoi compilare la domanda da solo oppure rivolgerti a un patronato.
  3. Scelta del pagamento:
    • Conguaglio: per i lavoratori dipendenti.
    • Pagamento diretto: per gli iscritti alla gestione separata, disoccupati, lavoratori agricoli, domestici, a domicilio, socialmente utili, artigiani, commercianti e co.co.co.

Errore da evitare: se sei un dipendente pubblico, presenta la domanda direttamente alla tua amministrazione, non all’INPS.

Quando inserire la domanda per il congedo ordinario

La tempistica è fondamentale per evitare problemi di approvazione:

  • La domanda deve essere inserita il giorno stesso della fruizione o in anticipo rispetto ai giorni richiesti.
  • Effetto retroattivo: non è consentito per i congedi ordinari.

Esempio pratico: Se richiedi un congedo per il 10 e 11 ottobre, inserisci la domanda entro il 10 ottobre. Una domanda inserita il 15 ottobre verrà approvata solo dal 15 in poi. Vedi le novità sulla retribuzione 2025.

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Come calcolare il periodo richiesto

Congedo a giorni

  • Il periodo richiesto può includere giorni singoli o multipli.
  • I giorni festivi tra due periodi di congedo vengono conteggiati come utilizzati, salvo rientro al lavoro.

Errore comune: Se richiedi un periodo dal 3 al 11 ottobre, tutti i giorni, inclusi sabato e domenica, verranno conteggiati. Per evitare ciò, presenta due domande separate (es. 3-4 ottobre e 10-11 ottobre). Ricordati di inserire anche i giorni festivi tra i vari periodi richiesti e di tenerne conto. Altrimenti potrebbe succedere che, quando questi giorni festivi saranno inseriti nella domanda e conteggiati d’ufficio, potresti trovarti ad aver consumato la disponibilità dei giorni prima di quanto calcolato.

Congedo a ore

Quando la somma delle ore fruite a titolo di congedo parentale orario è pari al monte ore equivalente alla giornata lavorativa, specificamente stabilito dal contratto collettivo o aziendale, si considera fruita una giornata di congedo parentale. Nel caso di fruizione a “mezza giornata”, due mezze giornate sono computate come un giorno di congedo parentale.

Dato che l’astensione può avvenire per mezza giornata, chiedere un giorno di congedo consente di assentarsi dal lavoro per due mezze giornate. Se volete assentarvi il 15 e 16 ottobre e poi il 22 e 23 ottobre (totale quattro mezze giornate), dovrete richiedere due giorni di congedo. Ricordate inoltre che nella domanda non vanno inseriti i giorni di calendario in cui il congedo verrà utilizzato ma soltanto il periodo al cui interno si intende utilizzare il congedo. Per cui:

  • La domanda deve indicare i giorni interi, non le mezze giornate. Ogni giorno equivale a due mezze giornate di astensione.
  • Periodo massimo richiedibile: un mese di lavoro. Per periodi a cavallo tra due mesi, presenta due domande.

Esempio pratico: Per il congedo del 3 e 5 ottobre e del 7 e 8 novembre, presenta due domande: una per il periodo 3-5 ottobre e una per il 7-8 novembre.