La Legge di Bilancio 2025 porta modifiche al congedo parentale, ampliando le possibilità per i genitori lavoratori di bilanciare vita familiare e professionale. Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, le principali novità riguardano la durata e i livelli di indennizzo. Il congedo parentale è un diritto per i genitori, che permette loro di prendersi del tempo dal lavoro per prendersi cura dei propri figli. Ma non è solo una questione di giorni di ferie; è un’opportunità per costruire legami.
Congedo parentale: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025
Le modifiche previste per il 2025 si concentrano sull’aumento dell’indennità e su una maggiore flessibilità nella fruizione del congedo. Le principali novità includono:
- Indennità maggiorata all’80% per tre mesi
La nuova misura prevede che tre mesi del congedo parentale siano indennizzati all’80% della retribuzione media giornaliera, utilizzabili alternativamente dai genitori. Questo rappresenta un passo avanti rispetto alla normativa attuale, che garantisce tale percentuale solo per due mesi . - Estensione del periodo massimo
È confermato che i genitori potranno usufruire del congedo parentale fino al compimento del sesto anno di vita del figlio, o entro sei anni dall’ingresso del minore nella famiglia in caso di adozione o affidamento . - Maggiore flessibilità
Entrambi i genitori potranno alternarsi nel fruire dei tre mesi indennizzati, garantendo una gestione più equa delle responsabilità familiari e lavorative.
Requisiti per accedere al congedo
Per beneficiare delle novità introdotte nel 2025, i genitori devono rispettare i seguenti requisiti:
- Essere titolari di un contratto di lavoro attivo.
- Presentare la richiesta di congedo all’INPS nei tempi previsti.
- Fruire del congedo entro i limiti di età o di ingresso in famiglia del figlio.