Nel mese di febbraio 2024, i lavoratori dipendenti vedranno applicato il conguaglio fiscale sui loro stipendi, visibile anche nel cedolino NoiPA. Cos’è il conguaglio fiscale e come lo gestisce NoiPA? Che differenze ci sono fra lavoratori a credito e lavoratori a debito? Ricordiamo che essere a debito nei confronti dello Stato significa avere un cedolino con importo più basso, mentre essere a credito significa percepire un importo più alto.
Cos’è il conguaglio fiscale e come lo applica NoiPA
Il conguaglio fiscale, come spiegato chiaramente nel portale NoiPA, è il calcolo definitivo delle imposte Irpef e delle addizionali dovute dal lavoratore o dal pensionato al termine di ogni anno solare. La finalità è determinare in maniera esatta l’IRPEF dovuta sulla base delle retribuzioni effettivamente corrisposte nel corso dell’anno, così come le addizionali, e di conseguenza i contributi previdenziali. Entro il mese di febbraio, NoiPA esegue un conguaglio tra le ritenute d’acconto applicate ogni mese nel cedolino durante l’anno solare precedente e l’imposta effettivamente dovuta. Questo processo determina se il lavoratore avrà un credito o un debito, influenzando direttamente l’importo dello stipendio.
Per cui, durante il conguaglio fiscale, può risultare in un credito a favore del lavoratore o un debito a carico dello stesso. Un credito si verifica quando l’imposta dovuta è inferiore alla somma delle ritenute già applicate nel corso dell’anno solare precedente. Ciò porta a un rimborso e, di conseguenza, a un importo più elevato dello stipendio. Al contrario, un debito si verifica quando l’imposta dovuta è superiore alla somma delle ritenute già applicate nel corso dell’anno precedente, e in questo caso, la ritenuta a conguaglio sarà presente nel cedolino.
Scadenze di pagamento
Per il personale in servizio, ma per il quale lo stipendio relativo a febbraio non è stato emesso per qualsiasi ragione, è importante notare che l’eventuale conguaglio a debito è indicato nella Certificazione Unica (CU) al punto 168-IRPEF, e il versamento all’erario deve essere effettuato dal dipendente. D’altra parte, l’eventuale credito sarà corrisposto con una emissione speciale entro giugno 2024.
Con un conguaglio IRPEF a debito, in caso di stipendio inferiore alle somme dovute, il lavoratore subirà l’addebito nelle buste paga dei mesi successivi, con un interesse dello 0,50 per cento mensile. In caso di cessazione del rapporto di lavoro o incapienza delle retribuzioni, l’importo dovrà essere versato entro il 15 gennaio dell’anno successivo.
Conguaglio Bonus Renzi
Nei calcoli di fine anno sono incluse anche le operazioni relative alla determinazione effettiva dei contribuenti che beneficiano del bonus IRPEF di 100 euro. Il conguaglio di fine anno permette di determinare l’effettivo ammontare spettante in base ai redditi corrisposti nel corso dell’anno. Chi risulterà non averne diritto per il superamento delle soglie di reddito, dovrà restituire la somma.