Anche ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari) rivolge una richiesta al Governo Meloni affinché si affronti con tempestività e sensibilità la questione dei conguagli NoiPA. La recente pubblicazione dell’importo dello stipendio relativo al cedolino di febbraio 2024 su NoiPA ha evidenziato problemi non di poco conto, suscitando preoccupazione tra le famiglie dei lavoratori. L’operazione di conguaglio delle tasse per l’anno 2023, inclusa nel cedolino di febbraio 2024, ha comportato in alcuni casi una significativa riduzione dello stipendio netto in tutti i comparti. Potrebbero esserci errori? Varie associazioni sindacali si sono attivate alla ricerca di soluzioni.
Conguaglio NoiPA: criticità, proposte e soluzioni
Molti militari si sono rivolti ad ASPMI per ottenere chiarimenti sull’improvvisa diminuzione dei redditi dopo aver visto gli importi NoiPA di febbraio. Il problema principale è la modalità di restituzione delle somme dovute a seguito del conguaglio, che avviene in un’unica soluzione, senza possibilità di dilazioni. Questa prassi risulta poco ragionevole e non tiene adeguatamente conto del difficile contesto economico che molte famiglie militari stanno affrontando.
L’associazione sindacale ritiene che sia necessario un intervento legislativo volto a prevedere una rateizzazione dei debiti del conguaglio, come già chiesto da altre associazioni tra cui SAP. Questa misura sarebbe essenziale per garantire una maggiore tutela delle famiglie, consentendo loro di gestire in modo più flessibile e sostenibile le proprie finanze. Inoltre, si tratterebbe di un provvedimento di buon senso che eviterebbe di penalizzare ulteriormente i lavoratori, già gravati da un’elevata imposizione fiscale.
Ci vuole buon senso e la verifica di possibili errori
ASPMI confida nel buon senso del Presidente del Consiglio affinché si valuti attentamente l’adozione di un nuovo sistema di recupero delle imposte, che preveda la possibilità di rateizzare i debiti del conguaglio. Si potrebbe stabilire una soglia limite al di sopra della quale si procede con il recupero dilazionato, garantendo al contempo una maggiore equità e solidarietà verso i militari e le loro famiglie. Il sindacato si è immediatamente attivato per comprendere le cause delle riduzioni dello stipendio netto e per fornire supporto ai propri associati, così da identificare eventuali errori e criticità nel processo di calcolo. Chiunque può farlo, rivolgendosi a professionisti del settore. La spiegazione del conguaglio affrontato con l’AVV. Altieri nei video qui sotto.