Inutile dire come la questione del ruolo decisionale attribuito ai genitori per confermare i docenti a tempo determinato su posto di sostegno abbia destato malcontento generale. Sebbene infatti vi siano sottese ragioni di continuità didattica, il rischio è quello della vanificazione della posizione ricoperta dagli insegnanti nelle graduatorie, con conseguente discriminazione di chi magari ha un punteggio superiore, e anche la dovuta specializzazione, rispetto a chi viene confermato dalla famiglia dell’alunno disabile. Su questa tematica negli ultimi giorni si è assistito, da parte dell’Usr Piemonte, alla messa in atto di una procedura di attuazione del D.L n. 71 del 31 maggio 2024 che ha suscitato alcune perplessità. Riportiamo di seguito la vicenda.
La nota dell’Usr Piemonte e l’intervento di Cub Scuola Torino
Con nota n. 9626 del 10 giugno 2024 l’Usr Piemonte ha comunicato che avrebbe dato il via nei giorni successivi alla compilazione di un form con cui le famiglie degli alunni disabili avrebbero potuto fare richiesta di conferma del docente di sostegno, in attesa di più precise indicazioni ministeriali. Il modulo si sarebbe dovuto poi inviare all’istituto scolastico coinvolto per essere firmato dal dirigente scolastico. Questa iniziativa è stata però fin da subito contrariata dalla sigla Cub Scuola Torino, che si è attivata chiedendo spiegazioni all’Ufficio scolastico regionale.
Nel comunicato, diffuso dalla stessa sigla sindacale si leggeva, al di là della preoccupazione in sè della previsione nel D.L 71 del ruolo che potranno assumere i genitori sulla scelta dei docenti di sostegno, come mancasse totalmente l’adeguamento della normativa relativa alle supplenze. Inoltre il comunicato riportava: “Ravvisiamo che ci sia un certo salto in avanti della nostra regione nell’attuazione di tale Decreto senza un quadro normativo chiaro e di ordine nazionale. Siamo molto critici su questa iniziativa governativa poiché riteniamo la continuità sul sostegno si risolva con misure strutturali: assunzioni a tempo indeterminato rapide usando tutti i canali possibili, una formazione reale e classi in numeri ridotti per una didattica inclusiva reale, progetti di rete ben strutturati in cui vi sia una reale collaborazione tra tutte le figure che partecipano al benessere dei bambini e ragazzi interessati.”
Il comunicato di Cisl Scuola e Flc CGIL
Sulla stessa linea di Cub Scuola Torino anche i sindacati Cisl Scuola e Flc CGIL, che l’11 giugno avevano diffuso un comunicato congiunto in cui si invitava lo stesso Usr Piemonte a non anticipare alcun intervento in Piemonte in “mancanza di adeguamento del regolamento sulle supplenze prevista dall’articolo 8 del medesimo decreto e delle indicazioni relative alle immissioni in ruolo con eventuale possibilità di utilizzazione personale.” L’iniziativa dell’Usr in questione avrebbe infatti potuto esporre famiglie e insegnanti ad aspettative improprie.
La rettifica dell’Usr Piemonte
In data odierna è arrivata una nuova comunicazione da parte dell’Usr Piemonte, che con la nota n. 9954 del 13 giugno 2024 ha sospeso l’iniziativa che voleva avviare con la precedente nota, attendendo le indicazioni ministeriali sull’applicazione del D.L 71/2004. Le eventuali richieste già inoltrate dalle famiglie dovranno essere trattenute agli atti dalle istituzioni scolastiche interessate.