Il 2025 dovrebbe essere l’anno dell’introduzione dei corsi di specializzazione sul sostegno INDIRE. Sono potenzialmente circa 70.000 i docenti interessati a tali percorsi. Come ormai è noto, la frequenza dei percorsi da 30 CFU potrà garantire il conseguimento del titolo di specializzazione. Una soluzione analoga al TFA, sebbene con tempi e contenuti ben più ristretti. Non a caso, ci sono state molte polemiche da parte degli specializzati TFA sulla novità introdotta dal D.L. n. 71/2024 (c.d. “Sport e scuola”). Al netto di ciò, ancora qualcuno nutre dei dubbi sul requisito dei tre anni di servizio richiesti per poter accedere ai corsi. Dovranno essere sul medesimo grado? La risposta, stando alla lettera normativa, pare affermativa.
I tre anni di servizio devono essere sullo stesso grado
Secondo l’art. 6 c. 2 del decreto, possono partecipare ai percorsi attivati ai sensi del presente articolo e relativi al medesimo grado di istruzione del servizio prestato coloro che hanno svolto, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, un servizio su posto di sostegno della durata di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti.
Appare abbastanza evidente che, nelle intenzioni legislative, l’accesso ai percorsi è consentito solo ed esclusivamente a coloro che hanno maturato tre anni di servizio sullo stesso grado di istruzione. I tre anni devono essere stati svolti negli ultimi cinque. Va inoltre aggiunto che a tali percorsi possono partecipare anche coloro che hanno un titolo di specializzazione estero ancora non riconosciuto. Ciò a patto di rinunciare a qualsiasi istanza di riconoscimento sul sostegno.
Dubbi e criticità sui percorsi INDIRE
Nonostante sia abbastanza netto, manca ancora l’ufficialità. Ciò perché è necessario attendere il decreto ministeriale che definisca il profilo professionale del docente specializzato, i contenuti dei percorsi di formazione, i requisiti di accesso che confermino i tre anni sul medesimo grado, i costi, l’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice. In caso di eccesso di domande, il decreto dovrà anche stabilire i criteri di selezione.
Il 3 gennaio è andata in scena una manifestazione dinanzi alla sede del MIM. I docenti specializzati tramite TFA hanno criticato l’attivazione dei percorsi INDIRE. Questi ultimi, come detto, garantiscono la specializzazione sul sostegno. E non sono previste differenze tra i due percorsi, almeno al momento. Una situazione critica, che ormai vede una spaccatura all’interno della medesima categoria dei docenti di sostegno. I precari specializzati TFA ritengono infatti inammissibile l’equiparazione dei due percorsi.