Non accenna a placarsi la polemica sollevata dalla decisione ministeriale di promuovere dei percorsi Indire per specializzare i docenti di sostegno con esperienza o titolo estero. Gli specializzati con TFA sono insorti. Coloro che potrebbero sfruttare i nuovi percorsi per ottenere la specializzazione difendono il loro ruolo nella scuola e la decisione del MIM. Noi come Scuola Informa cerchiamo sempre di dar voce a tutti, nella speranza che il rispetto prevalga. Di seguito alcune riflessioni del Gruppo Docenti di Sostegno Uniti per INDIRE.
Corso Indire su sostegno: alcune riflessioni
Cari colleghi, mi permetto di rivolgermi a voi per condividere alcune riflessioni riguardo alle recenti proteste contro il corso INDIRE. Nonostante molti di voi abbiano ottenuto la specializzazione attraverso il percorso TFA, è evidente che in numerose occasioni alcuni di voi, privi di una reale esperienza sul campo, si sono trovati in difficoltà nell’affrontare le complessità della realtà scolastica. Spesso, in quei momenti, è stato necessario il supporto di noi docenti non specializzati ma con anni di esperienza concreta maturata direttamente in classe, a contatto con studenti disabili e con le loro famiglie.
Per questo motivo, trovo che le proteste contro il corso INDIRE siano ingiustificate. Chi, come me, ha accumulato anni di esperienza sul campo, ha già affrontato e risolto situazioni che i moduli pratici del TFA cercano semplicemente di simulare. Alcune parti di quel percorso, per chi ha già lavorato a lungo nelle scuole, risultano ridondanti e poco utili, poiché ciò che si impara nella pratica quotidiana va ben oltre quanto insegnato in un contesto accademico.
L’esperienza conta
Ciò che trovo particolarmente scorretto, tuttavia, è che molti di voi abbiano potuto superarci in graduatoria senza avere alcuna esperienza diretta nella scuola, nonostante le competenze pratiche che noi, docenti non specializzati, abbiamo costruito nel tempo. Questa situazione non solo ha penalizzato chi, come me, ha dedicato anni al sostegno scolastico, ma ha anche portato a situazioni in cui colleghi con lacune significative nell’interazione con studenti con disabilità hanno chiesto il nostro aiuto per gestire situazioni complesse.
Il corso INDIRE, pertanto, rappresenta un’opportunità valida e proporzionata per riconoscere il valore di chi ha maturato esperienza sul campo, senza sminuire il percorso di chi ha completato il TFA, ma promuovendo un sistema più equo e rispettoso per tutti. Mi auguro che queste riflessioni possano aiutare a comprendere che non vi è alcuna intenzione di svalutare il vostro percorso, ma solo di chiedere pari dignità e riconoscimento per chi ha investito anni nel sostegno e nell’inclusione scolastica, spesso colmando le lacune di un sistema che, purtroppo, non è sempre stato in grado di supportare adeguatamente i docenti e gli studenti. Cordialmente
Gruppo Docenti di Sostegno Uniti per INDIRE