Nelle scorse ore è intervenuta Ornella Cuzzupi, segretaria generale di UGL Scuola, per fare il punto della situazione su quanto si sta facendo in ambito scolastico. La sindacalista ha elogiato l’operato svolto finora dal Ministro Valditara ma ha voluto rimarcare gli aspetti su cui serve ora intervenire, con quello spirito di innovazione che sta caratterizzando le riforme poste in essere da quando è in carica il Governo Meloni. In particolare il focus è stato posto sui precari e sull’esigenza di dare riconoscimento a chi merita.

Stabilizzazione precari e non solo: “Servono ulteriori sforzi”

Nel comunicato di recente pubblicazione di UGL Scuola Ornella Cuzzupi ha dichiarato come il Ministro Valditara stia continuando “nella positiva ricerca di semplificare il sistema scuola avendo come obiettivo un sistema educativo più chiaro e trasparente fortemente legato alla realtà sociale e lavorativa. Questo sta contribuendo a disegnare una scuola più aderente alle esigenze del momento; una scuola non più statica ma in un continuo divenire a passo con i tempi.” Questo però non basta, e occorre agire laddove serva un intervento ancora più mirato viste le criticità da cui alcuni aspetti sono imperversati. Il riferimento è ai precari, alla formazione del personale scolastico e al riconoscimento del lavoro svolto.

L’applicazione del sistema a doppio binario, unitamente al riconoscimento di fatto degli anni trascorsi nel periodo di docenza attiva dei precari nei vari concorsi, consentirebbe – congiuntamente ai positivi risultati raggiunti attraverso i concorsi PNRR – da un lato l’assorbimento di buona parte delle forze precarie dall’altro di non limitare chi si affaccia per la prima volta alle soglie della professione. Appare, inoltre, chiaro che l’esigenza di coprire le cattedre deve essere un tema fondamentale per una scuola moderna. Su questi aspetti chiediamo al Ministro Valditara di sviluppare proposte sulle quali confrontarsi al più presto”. Questo quanto aggiunto da Cuzzupi, che ha poi voluto invitare il Ministero a non temere di vincere scommesse che, all’apparenza, sembrerebbero di difficile soluzione: “occorre dare risposte concrete ai tanti operatori della conoscenza, offrire loro la possibilità di dare il massimo anche riconoscendo tangibilmente qualcosa in più a chi lo fa, garantendo prospettive di stabilizzazione, crescita e professionalità. È questa la vera scommessa da vincere. Su questi temi noi ci impegneremo costantemente nei prossimi mesi, pronti a dare il nostro contributo, per la scuola, per i lavoratori per il futuro della Nazione”.