Il Decreto Accise 2025, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, introduce una serie di modifiche che impatteranno sul prezzo di diversi beni di largo consumo come carburanti, alcolici, sigarette ed energia elettrica. Il testo, presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, punta a semplificare il sistema di accertamento e versamento delle accise, offrendo al contempo alcune novità per il settore commerciale.

Accise: cosa sono e come funzionano

Le accise sono imposte indirette che gravano sui consumi di determinati beni, spesso di largo utilizzo, come i combustibili fossili, il tabacco e l’alcool. Hanno un impatto sui prezzi, così come anche l’IVA, generando un effetto cumulativo che innalza il costo finale per i consumatori. Queste imposte vengono giustificate da motivazioni di ordine etico o ambientale, come il finanziamento di misure di emergenza o la disincentivazione di consumi nocivi per la salute e l’ambiente.

Modifiche al sistema di accise su Gas ed Elettricità

Una delle principali innovazioni introdotte dal decreto riguarda le accise sul gas e l’elettricità. Attualmente, i rivenditori di gas sono obbligati a versare le accise attraverso un sistema di acconto storico, basato sui consumi passati, il che comporta il rischio di versamenti superiori a quanto effettivamente dovuto, con conseguenti oneri economici.

Con il nuovo sistema previsto dal decreto, le accise saranno calcolate e versate mensilmente, in base al fatturato reale del mese, riducendo così il rischio di pagamenti eccessivi e facilitando la gestione economica per i rivenditori. Questo stesso sistema sarà adottato anche per l’elettricità, permettendo una migliore tracciabilità dei volumi di energia venduti e semplificando il processo di accertamento delle imposte dovute.

Cosa cambia per alcolici e sigarette

Per quanto riguarda gli alcolici, il decreto introduce importanti semplificazioni burocratiche. In particolare, l’adempimento di denuncia all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sarà incluso nella comunicazione di avvio dell’attività di vendita, riducendo così il carico amministrativo per gli esercizi commerciali. Tuttavia, la licenza continuerà a essere necessaria per la vendita di volumi superiori a determinate soglie.

Sul fronte delle sigarette e dei prodotti da fumo, il decreto estende la durata dell’autorizzazione per la vendita di liquidi da inalazione e tabacchi lavorati da 2 a 4 anni. Questa modifica riduce la frequenza con cui gli esercenti devono rinnovare le loro autorizzazioni, un ulteriore passo verso la semplificazione amministrativa.

Novità per i carburanti

Rilevanti aggiornamenti riguardano anche le accise su oli lubrificanti e prodotti affini. Il decreto introduce misure di semplificazione per il sistema di accertamento, liquidazione e versamento di queste imposte. Il Governo, tuttavia, ha specificato che non è previsto un allineamento delle accise sul diesel con quelle della benzina, una scelta che evita potenziali impatti negativi sui consumatori, nonostante le recenti polemiche sollevate a seguito delle discussioni sui sussidi fiscali per i settori inquinanti.