Il 19 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L Fiscale (D.L n. 155/2024), collegato alla legge di bilancio 2025, recante “misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali”. In questi giorni si stanno per presentare alcuni emendamenti riguardanti il settore scolastico, prima che il provvedimento completi l’iter di conversione in legge. Il sindacato Anief ne ha suggeriti 4, tra cui rispunta la proroga dell’organico aggiuntivo ATA. Di seguito i dettagli.
Organico aggiuntivo ATA PNRR e Agenda Sud: nuova proposta di modifica per reintrodurlo
L’a.s 2024/25 è iniziato senza la proroga dell‘organico aggiuntivo ATA. Questo personale si sarebbe rivelato di fondamentale importanza per le scuole come è stato negli ultimi anni. Molti istituti si ritrovano con segreterie allo stremo per l’enorme mole di lavoro da affrontare e collaboratori scolastici con mansioni aggiuntive da svolgere. Il ripristino dell’organico aggiuntivo era già stato richiesto in precedenti provvedimenti, senza che però le proposte di modifica andassero a buon fine. Il decreto fiscale rappresenta quindi l’ennesima occasione per riprovarci. Si tratterebbe di introdurre ulteriori collaboratori scolastici e assistenti amministrativi, gli stessi che erano stati contrattualizzati lo scorso anno scolastico: ciò permetterebbe di affrontare i complessi progetti di realizzazione del PNRR, finanziati dall’UE, e di Agenda Sud anti dispersione scolastica
“Le nostre scuole necessitano di personale, stipendi adeguati e pari diritti per i precari”. Queste le parole di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Che insieme all’organico aggiuntivo propone anche un indennizzo per l’abuso dei contratti a termine, parità di trattamento dei precari per contratto e disposizioni in materia di dirigente quadro intermedio. “È bene che il Parlamento approvi queste nostre richieste – spiega Pacifico – perché i nostri istituti scolastici hanno estremo bisogno di maggiori risorse umane, di stipendi adeguati alle energie profuse e parità dei diritti del personale precario, oltre che l’introduzione di profili professionali superiori. Ci appelliamo a deputati e senatori perché approvino i nostri emendamenti orientanti a produrre un’offerta formative di maggiore livello”.