Prosegue l’esame del Decreto Milleproroghe (Decreto-legge n. 202/2024 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi”). Il testo è all’esame della Commissione Affari Costituzionali in Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 26 febbraio 2025. Scaduto mercoledì 22 gennaio il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl di conversione che è nel calendario dei lavori dell’Assemblea nella settimana dall’11 al 13 febbraio. Il Decreto, entrato in vigore il 28 dicembre 2024, si compone di 22 articoli che spaziano dal lavoro, all’ambito economico, a quello fiscale, toccando turismo, sport, agricoltura e pubblica amministrazione (inclusa la scuola). Vediamo di seguito a che punto siamo con l’analisi delle proposte di modifica.
Emendamenti al Decreto Milleproroghe: proseguono i lavori in Senato
Come ha fatto notare Il Sole 24 ore il ricorso al consueto Decreto Milleproroghe denota l’incapacità del Governo di dare risposte tempestive e concrete alle tante criticità che affliggono la società. Anche per la scuola sono tanti gli aspetti su cui si ravvisa l’urgenza di intervenire.
Ampio è il novero di emendamenti presentati in Senato al provvedimento in oggetto. Se ne contano ben 1.266. Ora occorrerà capire quali proposte di modifica verranno segnalate e sottoposte successivamente a votazione. Per quanto riguarda il comparto scolastico tra gli emendamenti di particolare rilevanza troviamo quello riguardante la proroga dell’organico aggiuntivo ATA e quello attinente le assunzioni dei docenti Idonei 2023 (quest’ultimo è già stato ritenuto ammissibile). Inoltre sono state presentate proposte di modifica volte ad attuare la mobilità sul 100% dei posti vacanti e applicare quella intercompartimentale, nonchè ad introdurre la valutazione del servizio prestato da docenti licenziati e i contratti a tempo indeterminato di quelli che hanno superato l’anno di prova.
Entro pochi giorni dovrebbero giungere le prime attese risposte su questi temi così importanti per la ‘macchina’ scolastica.