Venerdì 19 gennaio è il termine di scadenza per la presentazione degli emendamenti al DL 215/2023, cosiddetto decreto Milleproroghe, pubblicato lo scorso 30 dicembre 2023. Come apprendiamo dall’Ansa anche su questo provvedimento, in discussione in commissione alla Camera, così come avvenuto sul decreto anticipi e sulla manovra, l’indicazione arrivata ai parlamentari di maggioranza sarebbe quella di non presentare proposte di modifica onerose, data la risicatezza delle risorse a disposizione.
Milleproroghe 2024, su quali temi verranno proposte modifiche per la scuola
Già inserita nel Milleproroghe è la previsione dell’aggiornamento delle Gps in primavera tramite, ancora una volta, lo strumento dell’ordinanza ministeriale, contrariamente all’iniziale intenzione di avvalersi del regolamento, che avrebbe però potuto far slittare la riapertura delle graduatorie. Confermata inoltre la validità biennale delle Gps stesse. I sindacati hanno però fatto sapere che ci sarebbe ancora molto da fare per la scuola. Tra i temi più caldi su cui si cercherà di fare pressioni attraverso la proposizione di emendamenti al Milleproroghe troviamo in particolare:
- proroga assunzioni dalle graduatore di prima fascia delle GPS sui posti di sostegno ed elenchi aggiuntivi;
- doppio canale di reclutamento da 1a e 2a fascia delle suddette graduatorie per le supplenze;
- assunzione degli idonei dell’ultimo concorso ordinario;
- conferma dei ruoli di chi è stato assunto con riserva e ha superato l’anno di prova ma poi era stato licenziato;
- proroga dei contratti dell’organico aggiuntivo ATA fino alla fine delle attività didattiche;
- stop ai vincoli triennali alla mobilità dei docenti.
Entro venerdì si conosceranno i precisi emendamenti presentati dai parlamentari su suggerimento dei sindacati.