indennizzo precari
indennizzo precari

Il 4 settembre 2024 รจ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legge Salva Infrazioni, volto a risolvere alcune delle procedure di infrazione e pre-infrazione dellโ€™UE pendenti ancora nel 2024 contro lโ€™Italia. Il provvedimento consentirร  di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot. In base a quanto reso noto dal Dipartimento per gli Affari Europei del Governo, in almeno 6 casi le norme introdotte sono in grado di condurre all’immediata archiviazione, nel rispetto dei tempi tecnici della Commissione europea; in altri 11 casi, le norme adottate dal Governo costituiscono una premessa essenziale per giungere in tempi rapidi  all’archiviazione. Tra le questioni spinose di cui il decreto si รจ occupato rientra anche lโ€™abuso dei contratti a tempo determinato nel settore pubblico. Inutile dire come il settore scolastico la faccia da padrone in questa criticitร . Sicuramente positiva รจ dunque la previsione di una misura pensata per i precari storici. Di seguito i dettagli.

La procedura d’infrazione

La Commissione Europea aveva avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia nel luglio 2019. Ne era seguito un parere motivato, sempre da Bruxelles, datato 19 aprile 2023, in cui si leggeva che la normativa italiana โ€œnon previene nรฉ sanziona in misura sufficiente lโ€™utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico in Italiaโ€. Tra questi ultimi, come viene da tempo lamentato, vi rientrano i precari docenti e appartenenti al personale ATA.

In pratica l’Italia era stata messa sotto accusa dallโ€™Unione Europea per lโ€™utilizzo reiterato di contratti a termine senza che venissero rispettate le norme comunitarie, che vietano tale pratica. E il nostro Paese, finora, non si era adeguato ai solleciti dell’UE. L’Italia aveva provato nel 2020 a fornire spiegazioni sulle proprie norma nazionali, ma erano state giudicate insoddisfacenti da Bruxelles.

Il nuovo decreto prevede un indennizzo fino a 24 mensilitร 

La nuova norma contenuta nel Decreto Salva Infrazioni, nel modificare lโ€™art.36, comma 5 del dlgs 165/2001 (T.U sul Pubblico Impiego), prevede unโ€™indennizzo per i lavoratori del settore pubblico (scuola inclusa) danneggiati, che deve essere calcolato tra un minimo di 4 e un massimo di 24 mensilitร  dellโ€™ultima retribuzione percepita. Questo risarcimento tiene conto della gravitร  della violazione e della durata complessiva del rapporto di lavoro, ma non permette la conversione automatica del contratto a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. Nella valutazione della gravitร  verrร  anche tenuto conto del numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti.

Attraverso questa previsione il Governo intende chiudere la procedura d’infrazione avviata dall’UE senza incorrere in ulteriori sanzioni.