Il DL 71/2024 recante “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”, denominato semplicemente Decreto Scuola, è stato approvato dalla Camera con voto di fiducia. Il decreto ora passa all’esame del Senato. Secondo il segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile, se approvato, sarà addirittura un intervento peggiorativo rispetto a quello iniziale.
Decreto Scuola, D’Aprile (Uil Scuola): ‘963 unità di personale ATA sottratte alle scuole
Come denunciato da Giuseppe D’Aprile, con un apposito emendamento al Decreto Scuola si prevede che per l’anno scolastico 2024-25 l’amministrazione periferica del Ministero dell’Istruzione possa avvalersi di un contingente di 242 unità di collaboratori scolastici e di 721 assistenti amministrativi e tecnici, da accantonare provvisoriamente in misura corrispondente e senza sostituzione nell’organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. In questo modo, si andranno a sottrarre alle scuole 963 unità di personale ATA, senza nemmeno la possibilità che vengano sostituite.
Inoltre, è previsto che, qualora il periodo di collocamento in posizione di comando ecceda senza soluzione di continuità il quinquennio, con conseguente perdita della sede di titolarità, il personale rientri in servizio presso una delle istituzioni scolastiche della regione, con priorità di scelta secondo le modalità definite in sede di contrattazione collettiva nazionale integrativa in materia di mobilità.
Si tratterebbe quindi di “un intervento peggiorativo che va ad alimentare la situazione di precarietà e di difficoltà che vivono le scuole”. Spiega D’Aprile. “Invece di intervenire con un piano straordinario di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili e l’ampliamento dell’organico, allo scopo di rendere stabile anche l’attuale organico aggiuntivo, si tolgono risorse alla scuola”. Aggiunge subito dopo. “Un consueto copione che ormai si ripropone da tempo che evidenzia le solite scelte ragionieristiche attraverso le quali si pensa di fare cassa […] La scuola non può più essere utilizzata per il contenimento della spesa”. Conclude infine il segretario generale Uil Scuola Rua.
Le dichiarazioni di Flc Cgil
Anche la Flc Cgil ha commentato aspramente l’emendamento, definendolo “un’operazione che si ripete ogni anno ma che quest’anno riceve copertura normativa. Cosa che mette al riparo le amministrazioni che lo fanno dalle contestazioni contabili avanzate dal MEF”. E ancora: “È certo che anche le amministrazioni periferiche del Ministero hanno bisogno di personale. Ma ciò dovrebbe avvenire per assunzioni dedicate e non, come sempre, infliggendo alle scuole ulteriori ferite”. Soprattutto dal momento che le istituzioni scolastiche si trovano già allo stremo “per la mancanza di personale e per il continuo incremento di incombenze che sono state scaricate su di loro sempre più nel corso degli anni”.