Le detrazioni per i figli a carico rappresentano un sostegno economico per le famiglie. Con la Legge di Bilancio 2025, queste agevolazioni subiscono alcune modifiche, ridefinendo i requisiti e i benefici per determinate fasce di età. Di seguito analizziamo le novità previste (tenendo a mente che il testo è ancora una bozza suscettibile di modifiche), le regole per i genitori coniugati e separati, e le implicazioni per i lavoratori stranieri, con formule pratiche di calcolo per aiutare i lettori a comprendere appieno come ottimizzare le detrazioni per i figli a carico.
La normativa sulle detrazioni fiscali per i figli a carico
A partire dal 2025, la normativa sulle detrazioni per i figli a carico cambia. L’assegno Unico introdotto nel 2022 ha già escluso i figli sotto i 21 anni dalle detrazioni in busta paga, ma con la nuova legge, la fascia d’età compresa tra 21 e 30 anni diventa l’unica per cui si possono richiedere detrazioni. Tuttavia, rimangono alcune eccezioni:
- Figli con disabilità: Per i figli disabili, le detrazioni sono ancora valide senza limiti di età, e possono essere cumulate con l’assegno unico anche oltre i 21 anni.
- Lavoratori stranieri extra SEE: I lavoratori stranieri non appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) non potranno più beneficiare delle detrazioni per i figli residenti all’estero, anche se sono in regola dal punto di vista fiscale e previdenziale.
Detrazione figli a carico: limiti di reddito
Per poter beneficiare delle detrazioni, il figlio deve essere fiscalmente a carico del genitore. Questo significa che il reddito del figlio non deve superare determinate soglie:
Età del figlio | Reddito massimo per essere a carico |
---|---|
< 24 anni | 4.000 euro |
≥ 24 anni | 2.840,51 euro |
Calcolo della detrazione per i figli a carico: la formula
Dal 1° gennaio 2025, l’importo della detrazione teorica per ogni figlio a carico è pari a 950 euro. Tuttavia, questa somma va adeguata in base al reddito del genitore richiedente. La formula di calcolo della detrazione spettante è la seguente:
Detrazione spettante= Detrazione teorica×[(95.000−Reddito complessivo)/95.000]
Questa formula prevede alcuni aggiustamenti nel valore di riferimento per chi ha più figli:
Numero di figli | Valore di riferimento per il reddito complessivo |
---|---|
1 figlio | 95.000 euro |
2 figli | 110.000 euro |
3 figli | 125.000 euro |
4 figli | 140.000 euro |
Suddivisione delle detrazioni tra i genitori
La suddivisione delle detrazioni tra i genitori segue regole specifiche, che variano in base alla situazione familiare:
- Genitori coniugati: Le detrazioni vanno ripartite al 50% per ciascun genitore. Tuttavia, in caso di accordo, il genitore con il reddito complessivo più elevato può beneficiare del 100% della detrazione.
- Genitori separati o divorziati:
- In assenza di accordo, la detrazione spetta interamente al genitore affidatario.
- In caso di affidamento congiunto, ciascun genitore riceve il 50% della detrazione, salvo diverso accordo.
- Se il genitore affidatario non può usufruire della detrazione per incapienza di imposta, l’intera detrazione spetta all’altro genitore, indipendentemente dal reddito.
FAQ sulle detrazioni figli a carico 2025
1. Qual è l’età massima per ricevere le detrazioni per i figli a carico?
- Le detrazioni sono previste solo per i figli tra i 21 e i 30 anni, eccetto per i figli disabili.
2. Posso cumulare la detrazione con l’assegno unico?
- Sì, ma solo per i figli disabili di età superiore ai 21 anni.
3. I lavoratori extra SEE possono ottenere le detrazioni per i figli?
- No, dal 2025 non sono più previste detrazioni per i figli residenti all’estero per questi lavoratori.
4. Come si suddividono le detrazioni tra genitori coniugati?
- Di norma, le detrazioni vengono suddivise al 50%, ma si può decidere di attribuirle interamente al genitore con il reddito più elevato, in accordo.
5. Come si calcola la detrazione spettante?
- La detrazione è calcolata moltiplicando l’importo teorico per un coefficiente basato sul reddito del genitore.