Concorsi docenti e percorsi abilitanti, in merito alle diverse procedure che interesseranno migliaia e migliaia di aspiranti nei prossimi mesi è opportuno fare delle precisazioni riguardanti l’accesso diretto alle differenti procedure oltre alla riserva dei posti previsti dalla normativa attualmente vigente.

Concorsi docenti e percorsi abilitanti, l’accesso diretto e la riserva dei posti

Nel corso di un question time organizzato da Orizzonte Scuola, l’esponente di Flc-Cgil Manuela Pascarella ha fatto chiarezza sugli aspetti riguardanti l’accesso diretto e la riserva dei posti nei concorsi PNRR e nei percorsi abilitanti. ”La normativa vigente – ha spiegato Manuela Pascarella – prevede che chi possiede tre annualità di servizio negli ultimi 10 nella scuola statale, di cui una sullo specifico posto/classe di concorso, possa accedere a una riserva di posti nel concorso pari al 30 per cento. Nel concorso non ci sono prove preselettive, c’è la prova scritta e quella orale. In ogni caso, per beneficiare della riserva dei posti, il docente è chiamato a superare le prove’. 

I percorsi abilitanti

‘Nei percorsi abilitanti la situazione è diversa – ha puntualizzato l’esponente di Flc-Cgil – lì abbiamo una riserva del 45 per cento dei posti nel primo anno e del 35 per cento nel secondo e nel terzo anno a favore di chi possiede tre anni di servizio negli ultimi 5 di cui sulla specifica classe di concorso, dove andrà definito dal Ministero dell’Università e della Ricerca come questa riserva potrà diventare esigibile. A fine novembre abbiamo fatto un incontro con l’Ufficio di Gabinetto del ministro Valditara reclamando posti congrui per rendere possibile ai precari di avere concretamente l’accesso ai percorsi abilitanti. Il senso della norma è proprio quello di aiutare chi lavora da anni nella scuola a formarsi per conseguire l’abilitazione’. 

Sostegno

‘Poi c’è la specializzazione sul sostegno – ha concluso Manuela Pascarella – dove i triennalisti che hanno tre anni di esperienza sullo specifico grado, possono essere esonerati dalla prova preselettiva e possono anche, contemporaneamente, godere di un beneficio nella riserva dei posti, in questo caso pari al 35 per cento’.