Sta facendo discutere il parere del CSPI in merito alla bozza di decreto che disciplina l’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia. Tra le modifiche richieste dal Consiglio Superiore spunta infatti la proposta di differire la validità delle citate graduatorie qualora la pubblicazione avvenga oltre il 31 agosto 2024. Un altro punto che non piace attiene inoltre il suggerimento del Consiglio Superiore di non dare più alcun punteggio, per il futuro, a chi conseguirà l’attestato di dattilografia. Una buona parte del personale ATA sta chiedendo a gran voce al CSPI la rettifica delle proposte di modifica suindicate.
Le ragioni della diffida al CSPI
Riceviamo e pubblichiamo l’ATTO DI DIFFIDA rivolto al CSPI da parte del ‘Comitato per la proroga dei contratti PNRR e Agenda Sud dei collaboratori scolastici del Ministero dell’Istruzione e del Merito’ e del ‘Comitato per il NO allo slittamento dell’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia del personale ATA’.
L’attenzione viene posta in particolare sul decreto milleproroghe, convertito in legge, nel quale era stato inserito uno specifico emendamento riformulato che non ha più previsto, come nel testo originario, l’estensione della validità delle graduatorie di terza fascia ATA attualmente in vigore al 2024/2025, confermando, quindi, l’efficacia delle graduatorie in essere fino all’anno scolastico 2023/2024. Alla luce di ciò viene lamentato come il CSPI nel suo parere anzichè “velocizzare le procedure di aggiornamento chiede, addirittura evidenziandolo in grassetto, che “nel caso in cui la pubblicazione sia successiva alla data del 31 agosto 2024, le nuove graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia assumano validità dall’anno scolastico successivo cioè dal giorno 1 settembre 2025.” In aggiunta lo stesso CSPI propone l’abolizione dell’attestato di addestramento professionale per la dattilografia definendolo ‘anacronistico’.
Nell’atto di diffida si legge come “una malaugurata ipotesi di rinvio della validità delle nuove graduatorie significherebbe rendere vani i sacrifici dei lavoratori, ed alimentare la precarietà.” Senza contare che eliminare il corso di dattilografia a poche settimane dalla riapertura delle graduatorie ATA di terza fascia “creerebbe un danno economico per coloro che nei mesi scorsi hanno investito in questa specifica formazione professionale. Senza considerare la disparità di trattamento tra “vecchi e nuovi inserimenti” che verrebbe ad originarsi operando un simile discrimine.”
Questi i punti controvertiti, sulla base dei quali i comitati del personale ATA chiedono al CSPI la rettifica, “limitandosi
unicamente a fornire indicazioni per velocizzare le procedure.”