Nel suo ultimo comunicato, Ancodis commenta il fatto che il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato una proroga di 10 giorni per le Regioni che non hanno ancora adottato il dimensionamento scolastico. Al contrario, per le Regioni che hanno già provveduto al dimensionamento, sono state introdotte alcune misure incentivanti. Tra queste:
- La possibilità di istituire classi senza rispettare il requisito minimo di studenti.
- La salvaguardia del contingente ATA per l’anno scolastico 2025/26.
- La nomina di un docente vicario per le scuole coinvolte nel dimensionamento.
La figura del “docente vicario”: esiste davvero?
Nonostante il termine “docente vicario” sia comunemente utilizzato nel linguaggio scolastico e persino nelle comunicazioni ministeriali, questa figura non ha alcun riconoscimento giuridico o contrattuale. Con l’introduzione della funzione dirigenziale, il legislatore ha volutamente escluso la previsione di un docente con funzione vicaria. Infatti, il ruolo docente non contempla formalmente la possibilità di sostituire il dirigente scolastico (DS) in caso di assenza. Tuttavia, negli ultimi 25 anni, il termine “vicario” è rimasto di uso comune, creando una contraddizione: una figura ampiamente riconosciuta di fatto, ma non esistente sul piano legale.
La necessità di una soluzione giuridica
È fondamentale attribuire un’identità contrattuale al “docente vicario”, afferma Ancodis, riconoscendone formalmente il ruolo nella scuola autonoma. Questo permetterebbe di risolvere un vuoto normativo, garantendo al dirigente scolastico:
- Il diritto alla disconnessione, senza compromettere la continuità organizzativa.
- Una figura di riferimento giuridicamente riconosciuta in caso di assenza per giusta causa.
La complessità della scuola autonoma e il ruolo della “squadra dell’autonomia”
La scuola autonoma è caratterizzata da una complessità gestionale che coinvolge vari aspetti:
- Progettazione e gestione del PTOF.
- Coordinamento di centinaia di alunni e personale scolastico.
- Relazioni con famiglie, enti territoriali e reti scolastiche.
- Sicurezza, formazione e gestione di progetti extracurriculari.
Per garantire un funzionamento efficiente, è essenziale il contributo della “squadra dell’autonomia”. Questo gruppo, composto da figure chiave della scuola, si occupa di pianificare, monitorare e suggerire azioni correttive per migliorare l’organizzazione e l’offerta formativa.
“Allora occorre certamente un vicario in TUTTE le scuole autonome ma anche il riconoscimento della squadra dell’autonomia contrattualmente strutturata e riconosciuta (Area delle figure di sistema) in un percorso di carriera integrato alla funzione docente, interessata da una formazione specifica (unica azione attivata!) e da un processo di valutazione dei dirigenti e dei loro collaboratori. Chiedo al Ministro di trovare una soluzione chiara e condivisa” conclude il comunicato di Rosolino Cicero.