Scandalo diplomifici in Sicilia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha chiesto alla regione siciliana una relazione dettagliata in merito a presunte irregolarità di alcune delle 68 scuole paritarie presenti nell’isola. Dall’indagine, sarebbero emerse gravi irregolarità da parte di una decina di scuole ma l’inchiesta, naturalmente, sembra destinata ad allargarsi.
Scandalo diplomifici in Sicilia, riscontrate gravi irregolarità in 10 scuole
Il quotidiano Repubblica (edizione di Palermo) di oggi, martedì 23 aprile 2024, ha fornito un resoconto di quanto emerso dall’inchiesta condotta dalla regione siciliana: alcune scuole paritarie di Palermo e Agrigento avrebbero proposto il conseguimento del diploma in un anno, seguendo esclusivamente corsi online al costo di 5 o 6mila euro. C’era, poi, il recupero di 4 anni scolastici in soli 5 mesi, ‘senza obbligo di frequenza, direttamente da casa’. La maturità si poteva ottenere in un anno in diverse scuole private e con una cifra che andava da un minimo di quattromila euro, sino ad arrivare a 8mila. In una scuola di Palermo, come riporta Repubblica, veniva fatta questa proposta: ‘Se riesce a ritirare sua figlia dalla scuola pubblica adesso, possiamo farle fare già quest’anno due anni insieme. Siamo quasi a maggio? Nessun problema, le facciamo studiare una tesina e problemi non ne ha, ad agosto fa l’esame’.
Per far luce sulla cosiddetta ‘fabbrica di diplomi‘ in Sicilia, sono al lavoro 10 ispettori, fra quelli dell’USR e quelli inviati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. ‘Nella Sicilia a statuto speciale la parità alle scuole la attribuisce la Regione – ha dichiarato a Repubblica il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro – A differenza del resto d’Italia dove questo compito spetta al ministero. Nella convenzione che dà avvio alle ispezioni c’è scritto chiaramente che la Regione si deve attenere alle relazioni degli ispettori dell’ufficio scolastico. Le relazioni sono soggette a segreto istruttorio. Le ispezioni sono in corso e non possiamo fornire nessun elemento di anticipazione. Nel consegnare le relazioni distinguiamo fra irregolarità sanabili e insanabili, queste scuole dovranno poi rispondere alle contestazioni. La Regione chiederà a noi un altro parere: se anche le giustificazioni saranno giudicate non attendibili si potrà revocare la parità’.