Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. Questo è il decreto legislativo n. 62 del 3 maggio 2024, entrato in vigore il 30 giugno scorso. Con tale norma, sono state aggiornate anche le terminologie da utilizzare in materia. Un dettaglio non da poco, che interessa le istituzioni scolastiche, le quali sono chiamate ad aggiornare i loro documenti interni (PTOF, modulistica ecc.). Vediamo nel dettaglio.
I nuovi termini in materia di disabilità
Secondo l’art. 4 c. 1 del succitato testo normativo, ci sono delle variazioni da considerare in materia di disabilità. Sono le seguenti:
- la parola: «handicap», ovunque ricorre, è sostituita da «condizione di disabilità»;
- le parole: «persona handicappata», «portatore di handicap», «persona affetta da disabilità», «disabile» e «diversamente abile», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona con disabilità». A tal proposito, è importante eliminare la sigla DVA. In molte istituzioni scolastiche si segnala ancora un massiccio utilizzo di tale espressione che, alla luce di quanto esposto, è impropria e ormai assolutamente desueta;
- le parole: «con connotazione di gravità» e «in situazione di gravità», ove ricorrono e siano esse riferite alle persone con disabilità, sono sostituite dalle seguenti: «con necessità di sostegno elevato o molto elevato»;
- le parole: «disabile grave», ove ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona con necessità di sostegno intensivo».
In realtà, già prima dell’ufficializzazione normativa, molte scuole avevano previsto un aggiornamento terminologico. Ciò in funzione dell’obiettivo dell’inclusione che è quello prefissato dalle attività in questione. Come accennato in premessa, adesso tutte le scuole dovranno avere cura di regolarizzare la loro documentazione. Questo è importante per i modelli di PEI, generalmente elaborati dal Dirigente Scolastico e/o dalla funzione strumentale per l’inclusione. Ma queste previsioni valgono anche per il PTOF e per le comunicazioni generali.