La Camera dei deputati, nella seduta dello scorso 3 ottobre 2024, con 134 voti favorevoli e 96 contrari, ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113 (cd. decreto Omnibus), recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico. Il provvedimento è dunque ufficialmente legge, anticipando di qualche giorno la conversione rispetto alla scadenza dell’8 ottobre. Di seguito i dettagli sul suo contenuto.
Un riepilogo delle misure contenute nel DL Omnibus
Tra gli interventi più importanti che troviamo nel DL Omnibus possiamo citare il concordato preventivo: si tratta di una forma di ravvedimento speciale con cui i contribuenti che vi aderiscono entro il 31 ottobre 2024 possono sanare le irregolarità col fisco con riguardo alle annualità che vanno dal 2018 al 2022. E ancora troviamo il bonus Natale, cioè l’indennità esentasse di 100 euro in arrivo con la tredicesima per 1,1 milioni di italiani. Per questa misura è prevista una spesa di 100,3 milioni di euro. Beneficiari saranno coloro che, oltre ad avere un reddito fino a 28mila euro da lavoratore dipendente a tempo indeterminato, con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico (o in nuclei monogenitoriali con figlio a carico), abbiano anche una sufficiente capienza fiscale. Sono escluse però le famiglie di fatto.
Poi è previsto anche un ulteriore stanziamento di fondi per il bonus psicologo per tutto il 2024, una stretta antipirateria in TV e un contributo straordinario per gli allevatori che si trovano a dover fronteggiare i danni prodotti dalla peste suina africana.
Novità infine anche in ambito turistico per coloro che possiedono caravan, case mobili per vacanze e tutti i mezzi mobili di pernottamento su ruote. Dal primo gennaio 2025, tutti questi mezzi che si trovano in strutture ricettive turistiche all’aperto, saranno irrilevanti ai fini catastali.
Cosa è previsto per la scuola
In tema di novità per il mondo scolastico troviamo la proroga della tutela assicurativa per studenti e personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, compresi i settori della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore, per l’intero anno scolastico e accademico 2024-2025. La tutela riguarda tutti i livelli di istruzione, dalla scuola dell’infanzia all’università.
Nel provvedimento è stato inoltre predisposto uno stanziamento pari a 24 milioni di euro per la valorizzazione della filiera tecnico-professionale (20 milioni) e per la contrattazione integrativa (4 milioni). Le risorse contribuiranno a potenziare l’offerta formativa e a sostenere il personale scolastico.
Bocciati gli altri emendamenti che erano stati presentati al decreto per il settore scolastico, tra cui la proroga dell’organico aggiuntivo ATA fino al 2026.