Il D.L Salva Infrazioni (Decreto Legge n. 131 del 16 settembre 2024) ha ottenuto la fiducia alla Camera e ora passa al Senato. La conversione in legge dovrà avvenire entro il 16 novembre 2024. Uno degli aspetti più rilevanti per i precari della Pubblica Amministrazione contenuto nel provvedimento riguarda la previsione di un indennizzo per i dipendenti statali che abbiano subìto un abuso di contratti a termine. La misura è rivolta anche a docenti e ATA, a prescindere che allo stato attuale siano assunti a tempo indeterminato o determinato. Il risarcimento non scatterà però in via automatica: dovrà essere comunque un giudice a decretarlo. Di seguito i dettagli.
Indennizzo abuso contratti a termine: in cosa consiste
Il D.L Salva Infrazioni prevede un indennizzo stabilito dal giudice, in base alla gravità dell’abuso e alla durata complessiva dei contratti, per i lavoratori della Pubblica Amministrazione che hanno subito l’abuso dei contratti a termine. L’indennizzo andrà da un minimo di 4 a un massimo di 24 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto. Nello stabilire questo risarcimento il giudice prenderà anche in considerazione il numero e il protrarsi dei contratti a termine subìti. I lavoratori potranno anche dimostrare ulteriori danni subìti. In definitiva quindi i precari interessati dovranno comunque rivolgersi al giudice per ottenere questo indennizzo. Alcuni sindacati hanno già iniziato a raccogliere le adesioni per avviare una class action.
Ricordiamo che l’Italia è stata deferita alla Corte di giustizia Europea, a seguito del procedimento d’infrazione avviato nel 2019 dalla Commissione Europea, proprio per abuso dei contratti a termine del personale della P.A senza che venisse trovata una soluzione per sanare questa situazione.