Parlamento
Parlamento

Il DL Scuola introduce una serie di disposizioni normative che toccano il sistema scolastico italiano. Le novità riguardano diversi ambiti, tra cui la specializzazione per l’insegnamento di sostegno, l’inclusione degli studenti stranieri, le procedure di assunzione dei docenti, e molto altro. Misure in parte condivise e n parte contestate da chi la scuola la vice quotidianamente.

DL scuola, specializzazione didattica e continuità per i docenti di sostegno

Il Decreto, all’articolo 6, introduce importanti novità sulla formazione per l’insegnamento di sostegno. Sono previsti percorsi di specializzazione organizzati da INDIRE, da completare entro il 31 dicembre 2025, che richiedono l’acquisizione di almeno 30 CFU. Le università possono attivare questi percorsi autonomamente o in convenzione con INDIRE. Possono partecipare coloro che hanno prestato servizio su posto di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni. La platea di candidati ammissibili è composta da quasi 72mila persone.

Per garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, le famiglie degli alunni con disabilità possono richiedere la conferma del docente già in servizio nell’anno precedente. Tale conferma è soggetta alla valutazione del dirigente scolastico e avviene prioritariamente per i docenti con titolo di specializzazione specifico.

Un emendamento prevede percorsi straordinari per i docenti con titoli di sostegno conseguiti all’estero, organizzati da INDIRE o dalle università in convenzione. I docenti devono iscriversi a questi percorsi e presentare contestualmente la rinuncia a qualsiasi richiesta di riconoscimento del titolo acquisito all’estero.

Inclusione degli studenti stranieri e procedure di assunzione

Il Decreto introduce misure per l’inclusione degli studenti stranieri che non conoscono l’italiano e presentano gravi deficit linguistici e matematici. È previsto l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano nelle classi con almeno il 20% di studenti stranieri nuovi iscritti. Le scuole con alti tassi di studenti stranieri potranno inoltre attivare attività di potenziamento didattico extracurricolare.

Le immissioni in ruolo avverranno tramite GaE e concorsi, con possibilità di attingere alle graduatorie GPS sostegno di prima fascia in caso di posti vacanti. A causa dei ritardi, le assunzioni dai concorsi PNRR potrebbero slittare al 31 dicembre 2024. La “call veloce”, introdotta dal Ministro Azzolina per l’assunzione a tempo indeterminato su posti vacanti, viene eliminata. Nel 2023/2024, più di 10mila posti sono stati rifiutati tramite questa procedura. Un emendamento modifica le regole per i concorsi a cattedra, a partire da quello bandito in autunno. Pur mantenendo invariato il punteggio di superamento (70/100), l’ammissione all’orale sarà riservata a un numero triplo dei posti disponibili, basato sui punteggi più alti raggiunti.

Incremento fondi per il lavoro straordinario dei dipendenti ministeriali

Un emendamento aumenta il fondo per il pagamento del lavoro straordinario dei dipendenti ministeriali, con quasi 300mila euro destinati al supporto delle attività di reclutamento del personale docente e dell’avvio dell’anno scolastico 2024/2025.

Commissariamento di INDIRE

Un emendamento al DL scuola prevede il commissariamento di INDIRE, con la nomina di un commissario straordinario entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Gli attuali organi dell’INDIRE, eccetto il collegio dei revisori dei conti, decadranno alla nomina del commissario, che resterà in carica fino alla nomina del nuovo presidente.

Posti al corso riservato per Dirigenti Scolastici

Un emendamento al DL Sport & Scuola assegna, per l’anno 2024/2025, il 100% delle assunzioni nelle regioni prive di graduatorie del concorso ordinario ai vincitori del corso-concorso per Dirigenti Scolastici. Le prove finali si terranno il 30 luglio 2024 per i candidati che hanno ottenuto il rinvio per gravidanza o allattamento, e per coloro ammessi tramite pronunce giurisdizionali.