docente di sostegno
Docente di sostegno e alunno

Molti sono i dubbi che ruotano intorno alla figura del docente di sostegno e ai suoi compiti. Sui gruppi social dedicati all’inclusione scolastica una domanda che ricorre spesso riguarda le materie in cui l’alunno con disabilità non è affiancato dall’insegnante a lui assegnato, poiché non in orario. Chi dovrebbe preparare il materiale per lo studente, il docente di sostegno, l’educatore o il docente di materia? E chi predispone le verifiche? Cerchiamo di fare chiarezza insieme qui di seguito. 

Riferimenti normativi 

Tutti questi dubbi ci fanno ancora una volta capire quanto in certi casi è complesso il ruolo del docente di sostegno all’interno del processo educativo didattico dell’alunno con disabilità. Le domande poste riguardano aspetti che occorre definire in base ai bisogni, al tipo di programmazione che segue lo studente certificato, all’orario di servizio settimanale dell’insegnante di sostegno e dell’educatore. Tutti aspetti che si devono indicare nella sezione 8.1 del PEI. Nello specifico, le Linee Guida (pag. 34) così recitano: «8.1 Modalità di sostegno didattico e ulteriori interventi di inclusione. In questa sezione, di carattere generale, è prevista l’indicazione degli interventi attivati per tutte le discipline, nonché le strategie e gli strumenti necessari a supporto degli apprendimenti, operando un’opportuna distinzione sia rispetto agli interventi educativi definiti nella Sezione 5, in base alle dimensioni previste nel Profilo di Funzionamento, sia rispetto agli interventi sul contesto descritti nella Sezione 7.

È necessario esplicitare, altresì, in che modo viene utilizzata la risorsa del sostegno di classe e quali azioni sono previste da parte del consiglio di classe in assenza di tale risorsa, coerentemente con quanto riportato nella Sezione 9-Organizzazione generale del progetto di inclusione e utilizzo delle risorse.»

Buone pressa tra docente di sostegno e colleghi

Come per ogni altro aspetto, la parola d’ordine è collaborare. Occorre accordarsi in primo luogo tra colleghi e la sede opportuna per farla sono i GLO e i consigli di classe. Per esempio, il docente curricolare invia la verifica con un certo anticipo e il docente di sostegno la adatta all’alunno. Chiaramente l’educatore non è titolato a preparare verifiche, non è un suo compito nemmeno preparare materiale didattico, in quanto non è un docente. Non esistono mai regole generali, vale a dire che la modalità di lavoro dipende dall’allievo, dai colleghi, dal contesto.