Molti sono i dubbi dei docenti che arrivano alla nostra redazione: tra questi, varie sono le domande in merito all’organizzazione dell’open day. Un docente di sostegno della scuola secondaria di I grado, ad esempio, ha così scritto: “Sono un professore di matematica ma in assegnazione provvisoria su posto di sostegno. La scuola in cui sono in servizio sta organizzando varie giornate di open day coinvolgendo tutti gli insegnanti: io sono tenuto a prendervi parte?”. Cerchiamo di capirlo insieme qui di seguito. 

Open day per l’orientamento scolastico

In vari articoli ci siamo occupati della questione open day: queste del resto sono settimane di grande fermento per le scuole che organizzano tante attività dedicate all’orientamento in vista delle iscrizioni che si dovranno effettuare dall’8 al 31 gennaio. In molti istituti, infatti, docenti e studenti frequentanti preparano varie attività laboratoriali e mini tour per far visitare gli spazi della scuola, promuoverne l’offerta formativa e far conoscere i vari indirizzi di studio presenti. La maggior parte dei giorni di open day, però, viene organizzata in momenti fuori dall’orario di servizio dei docenti, o durante le ore pomeridiane o il sabato e la domenica, quando la scuola è chiusa. Il docente di sostegno è tenuto a prendere parte a tali momenti?

Quando il docente di sostegno ha l’obbligo a prendervi parte 

Come abbiamo visto in un precedente articolo, in genere gli insegnanti partecipano su base volontaria all’open day, sotto richiesta del DS che invita loro a presentare la propria disponibilità. Tuttavia, l’obbligo alla partecipazione scatta nel momento n cui il Collegio dei docenti ha deliberato e verbalizzato l’organizzazione dell’orientamento che la scuola intende effettuare: in questo caso le attività in questione rientrerebbero nel PTOF di istituto e pertanto tutti sono tenuti a partecipare. 

Solo in questo caso, quindi, il docente di sostegno, al pari degli altri suoi colleghi ha l’obbligo di partecipare, presentando delle attività programmate e previste in sede dipartimentale: in molte scuole, ad esempio, i colleghi di sostegno organizzano attività e laboratori di inclusione, con cui mostrano come la scuola si attivi per facilitare l’integrazione degli alunni con disabilità. Ciò non toglie che il docente in questione, essendo anche un professore di matematica, in accordo con i colleghi, possa organizzare anche delle attvità legate alla sua disciplina.