docente di sostegno
Docente di sostegno e alunno

Tanti sono i dubbi che molto spesso si presentano tra gli insegnanti, non necessariamente alle prime esperienze nel mondo della scuola: molti di questi riguardano la figura e i compiti del docente di sostegno. Si parla tanto di contitolarità  ma molte volte non si coglie pienamente ciò che questo comporta. Ad esempio, l’insegnante dell’alunno con disabilità può mettere voti  agli altri studenti della classe? Può scrivere note, generiche o disciplinari, individuali o di classe? 

Riferimenti normativi 

Per rispondere a queste domande facciamo sempre riferimento alla normativa, in questo caso il DPR 122/09 e le indicazioni contenute nelle Linee Guida MIUR per l’integrazione, sempre del 2009. Il DPR 122 sia all’art. 2 che al 4 dice: «I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell’articolo 314, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297» (nella sostanza in base al PEI).

Nelle Linee Guida per l’integrazione del 2009 (punto 2.4 La valutazione) possiamo leggere: «Gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano e partecipando a pieno titolo alle operazioni di valutazione periodiche e finali degli alunni della classe con diritto di voto, disporranno di registri recanti i nomi di tutti gli alunni della classe di cui sono contitolari». 

Il docente di sostegno è contitolare della classe 

In entrambi i casi si fa ricorso al verbo ‘partecipare’: ciò vuol dire che apportano il proprio contributo nella valutazione, che collaborano con i docenti curriculari. Allo stesso modo, l’insegnante di sostegno partecipa al percorso educativo promosso dalla scuola per ogni studente: in questo senso, pertanto, può mettere note e fare segnalazioni sul comportamento. Non esiste una legge specifica che indichi la modalità di questa collaborazione: come per tante altre situazioni, anche in tale circostanza occorre tanto buon senso. Una buona prassi sarebbe quella di integrare e confrontare le valutazioni date dal docente di materia con le eventuali valutazioni espresse dal collega di sostegno.