“Una migliore istruzione e formazione per garantire maggiori opportunità e competenze nell’accesso al mercato del lavoro”: è questo l’obiettivo da raggiungere che troviamo riportato in cima alla presentazione del paragrafo dedicato all’Istruzione del Piano strutturale di Bilancio nel termine medio 2025-2029 presentato nelle scorse ore dal premier Giorgia Meloni e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Questo servirebbe per realizzare “un miglioramento dei risultati scolastici e delle competenze, anche digitali”. Nel documento si mira a intervenire su vari settori, tra cui appunto quello scolastico passando attraverso un personale qualificato, e ripercorrendo quanto è stato fatto finora. Il sindacato Anief ha commentato il piano con alcune importanti richieste.
Anief commenta il Piano del Governo sulle misure da intraprendere sul fronte scolastico
Nel piano uno dei punti principali è rappresentato dalla “continuità della didattica, tramite docenti adeguatamente qualificati e di ruolo”. Inoltre si legge che “nei prossimi anni, il processo di reclutamento dovrà essere ulteriormente affinato”, evitando di ricorrere perennemente a docenti assunti a tempo determinato per coprire le cattedre vacanti. Il documento riporta inoltre un già avviato inizio del processo di riforma del reclutamento grazie al PNRR. E ancora si legge: “si attende che entro il 2026, 70.000 nuovi docenti, reclutati a tempo indeterminato secondo il nuovo modello, siano inseriti nelle scuole d’infanzia, primaria e secondaria e a sostegno degli studenti con disabilità”. Inoltre, il Governo si impegna per adottare una serie di investimenti per “garantire, sin dai primi livelli di istruzione, l’acquisizione delle competenze richieste dal mercato del lavoro” e per “potenziare il numero e le competenze del personale docente nelle scuole di ogni ordine e grado”.
Al riguardo è intervenuto Marcello Pacifico, segretario nazionale Anief: “È bene che questi investimenti arrivino sin da subito con la Legge di Bilancio 2025 perché la valorizzazione del personale scolastico, attraverso stipendi che coprano almeno l’inflazione, è prioritaria. Come pure procedere per introdurre il doppio canale di reclutamento, degli organici di docenti e Ata finalmente solo di diritto, senza più deroghe, e immettendo in ruolo tutti gli idonei dei concorsi. Per fare questo abbiamo chiesto 2,5 miliardi in più nella Legge di Bilancio 2025. Sono passaggi che riteniamo imprescindibili e sui quali continueremo a insistere in tutte le sedi parlamentari e giudiziarie.”