Tra gli adempimenti individuali più importanti previsti per la funzione docente vi sono quelli legati ai rapporti individuali con le famiglie. Sancito dall’art. 29 c. 2 lettera c) del CCNL 2006-09 (economico 2006-07), il principio della relazione e del confronto con genitori e tutori degli studenti è uno dei capisaldi del mondo dell’istruzione. I famosi “colloqui” permettono alle famiglie di fare il punto della situazione con i singoli insegnanti, che sono tenuti a offrire questo servizio. A tal proposito, in molti istituti è diffusa la convinzione, assolutamente erronea, che il docente di sostegno sia tenuto a svolgere tale attività solamente con le famiglie degli alunni con PEI. Un falso mito, da sfatare assolutamente.

Colloqui pomeridiani: diritto-dovere del docente di sostegno

Il ricevimento pomeridiano, previsto generalmente in due o tre momenti distinti dell’anno in base alla suddivisione dei periodi all’interno del calendario scolastico, è aperto a tutti i genitori, che possono così tenere un colloquio con i docenti. Resta ben inteso che, durante l’anno, è possibile ritagliarsi altri momenti di confronto. Anzi, molte scuole adottano la politica del ricevimento settimanale.

Stabilito ciò, il docente di sostegno, come ribadito in tante occasioni, è un insegnante della classe. Basterebbe solo questo ad eliminare qualsiasi discussione. Essendo un docente assegnato all’intera classe, il colloquio è disponibile per tutte le famiglie interessate. Anzi, soprattutto nei casi in cui il docente sia assegnato per il massimo delle ore settimanali previste alla medesima, è molto probabile che abbia una visione generale della situazione della classe più approfondita rispetto ai colleghi curricolari.

Dunque, come per gli altri colleghi, i docenti di sostegno sono tenuti a partecipare ai colloqui pomeridiani. Ciò vale per tutte le attività funzionali previste dal succitato riferimento normativo del CCNL. Sebbene sia prassi in alcune scuole “esonerare” il docente di sostegno dai ricevimenti collettivi, ciò è assolutamente errato, a causa dei motivi esposti.