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assistente all'autonomia in sostegno all'alunno

L’economista Carlo Cottarelli, con un articolo pubblicato sull’Osservatorio dei Conti Pubblici, ha commentato l’attuale situazione dei docenti di sostegno in Italia. Come sappiamo, il tema è complesso e solleva molte questioni riguardo alla qualità dell’istruzione e all’inclusione degli studenti con disabilità. L’analisi di Cottarelli ha evidenziato come, pur essendo aumentato il numero di insegnanti di sostegno, non si sia necessariamente tradotto in un miglioramento del supporto offerto agli alunni con disabilità. La mancanza di specializzazione e la precarietà lavorativa di una parte significativa di questi docenti, infatti, possono compromettere l’efficacia del loro intervento: l’economista vede, piuttosto, nella costituzione di una cattedra inclusiva una strada migliore da percorrere. 

Le riflessioni di Cottarelli sui docenti di sostegno in Italia 

“Più insegnanti di sostegno non significa sempre più inclusione” ha affermato Cottarelli. Il 30% dei docenti di sostegno, infatti, non è specializzato e il 59% è ancora precario. Inoltre, Il fatto che la distribuzione degli insegnanti di sostegno sia disomogenea sul territorio nazionale, con una maggiore concentrazione al Centro e al Sud rispetto al Nord, potrebbe anche riflettere diverse politiche educative e priorità regionali. La media nazionale di 0,7 insegnanti per alunno è superiore allo standard di un insegnante ogni due studenti, ma i dati mostrano che questa cifra non è uniforme e può variare notevolmente da una regione all’altra.

La questione della qualità rispetto alla quantità è centrale: “Non sarebbe meglio puntare sulla qualità e stabilità che sulla quantità?” Si è chiesto l’economista. È fondamentale garantire che gli insegnanti di sostegno siano adeguatamente formati e stabilmente assunti, per poter fornire un supporto efficace e continuativo agli alunni con disabilità. Investire nella formazione e nella stabilità professionale degli insegnanti di sostegno potrebbe portare a risultati migliori per gli studenti e a un sistema educativo più equo e funzionante. 

Possibile soluzione è adottare il sistema della cattedra inclusiva 

Per l’economista è necessaria una riforma del sistema, indicando nel modello della cattedra inclusiva una possibile via da percorrere: per lui lo scoop avrebbe essere quello di distribuire la responsabilità dell’inclusione tra tutti i docenti. In conclusione, la riflessione di Cottarelli invita a riconsiderare le politiche di assunzione e formazione degli insegnanti di sostegno, ponendo l’accento sulla necessità di garantire non solo un numero adeguato di docenti, ma anche la loro competenza e stabilità, per garantire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti.