I supplenti brevi della scuola protestano (e a ragione) per il mancato pagamento dello stipendio dal mese di settembre. Una di loro ci scrive: Sono una supplente precaria, ho fatto una supplenza di tre mesi in una scuola primaria statale con contratto dal 25 settembre al 23 dicembre, purtroppo come me migliaia di altri precari del settore scuola da settembre non ho visto uno stipendio! La misura è colma.

Senza stipendio ma con le tasse da pagare

Nel frattempo sul portale Noipa – continua la docente precaria – mi chiedono pagamento delle tasse del 730/23 che non hanno potuto trattenermi sullo stipendio per incapienza delle competenze spettanti nel periodo di imposta. Praticamente è come dire che non mi pagheranno perché non hanno soldi, chiedono però i soldi per il saldo delle tasse di circa euro 299 che dovevano essere scalate dallo stipendio. Ma se uno non viene pagato come fa a pagare le tasse? Che vergogna! Praticamente non hanno pagato lo stipendio da settembre ma vogliono ugualmente i soldi dell’ultima rata delle tasse che avrebbero dovuto scalare dal cedolino mai arrivato.

Mi aspetto solo che arrivino a sequestrarmi la macchina o la casa dopo avermi lasciato senza stipendio per tre mesi! Inoltre Noipa non fa ancora visualizzare lo stato degli stipendiali non liquidati! Una cosa così non si era mai ricordata. Vi chiedo di aiutare tutti i precari senza voce a denunciare questa vergogna di stato ai danni dei lavoratori che hanno lavorato gratis, e non hanno nemmeno potuto avere i soldi guadagnati onestamente, per avere un Natale dignitoso e sereno come tutti i lavoratori che in un paese civile dovrebbero essere giustamente remunerati. D. B. – Altidona (Fm)