Ogni anno in tutte le scuole si redigono le graduatorie interne di istituto riguardanti il personale con contratto a tempo indeterminato e titolare in una relativa sede. In base a queste elenchi graduati, il Dirigente Scolastico deve individuare i possibili docenti sovrannumerari, in caso di contrazione, e tenendo conto della dotazione di organico assegnata per l’anno scolastico successivo. Cosa succede agli insegnanti perdenti posto?
Quando si diventa docenti sovrannumerari
Quando in una scuola si registra una diminuzione degli alunni rispetto all’anno scolastico precedente, il Dirigente Scolastico deve constatare le conseguenze che si ripercuotono sull’organico dell’istituto: alla contrazione delle classi corrisponde, infatti, una contrazione del personale docente. Per individuare i docenti soprannumerari si ricorre alle graduatorie interne stilate in base al punteggio derivante dall’anzianità di servizio, dalle esigenze di famiglia e dai titoli posseduti da ognuno.
Si diventa soprannumerari quando nella scuola di titolarità non si riesce a formare una cattedra composta da 18 ore per le relativa classe di concorso di appartenenza, neanche ricorrendo al completamento esterno attraverso la costituzione di una COE, cattedra orario esterna.
Entro 15 giorni dalla chiusura della mobilità, vale a dire entro il prossimo 31 marzo, il Dirigente Scolastico deve pubblicare le graduatorie interne.
Cosa fare quando si è perdenti posto
Nei 5 giorni successivi alla notifica di perdente posto, il docente interessato deve presentare domanda di trasferimento. Nel caso in cui avesse presentato già domanda di mobilità, la nuova istanza andrebbe a sostituire in toto quella precedente. Nello specifico, nel momento in cui un insegnante risulta perdente posto ha tre diverse possibilità:
- Presentare domanda di trasferimento condizionata
- Inoltrare domanda di trasferimento volontaria
- Non presentare alcuna domanda di trasferimento.
Qualora non si decidesse di presentare alcuna richiesta, il docente individuato come soprannumerario riceverà un trasferimento d’ufficio: ugualmente però dovrà comunicare i propri dati.