Abilitazione
Abilitazione

Specializzazione su sostegno e percorsi da 30 CFU per abilitazione su materia, nelle ultime settimane non sono mancate le polemiche riguardanti il punteggio aggiuntivo previsto nell’Ordinanza Ministeriale N. 88 riguardante l’aggiornamento delle GPS per coloro che conseguono l’abilitazione su materia. A questo proposito, i docenti abilitati e specializzati su sostegno hanno emesso una nota informativa in cui difendono la propria posizione di fronte alle proteste.

I docenti specializzati in fase di abilitazione difendono la propria posizione in merito ai contenuti dell’O.M. N. 88

Innanzitutto, si premette che la professione del docente, sia esso su posto curriculare oppure di sostegno, necessità di costante formazione e aggiornamento. Ecco perché molti docenti hanno scelto, in maniera consapevole, di partecipare ai percorsi abilitanti da 30 CFU organizzati dalle Università.  

“Comprendiamo – si legge nella nota informativa – la difficoltà di coloro che questa opportunità non l’hanno potuta avere (alcune classi di concorso non sono state attivate a causa, purtroppo, di scarso fabbisogno regionale) oppure non l’hanno voluta cogliere, probabilmente per la scarsa informazione, per l’impegno oneroso richiesto sia dal punto di vista economico che di studio’.
Tuttavia, viene ribadito come fosse già chiaro, ancor prima dell’uscita del bando, che i docenti che avrebbero conseguito l’abilitazione su materia avrebbero potuto ottenere un punteggio aggiuntivo in sede di aggiornamento delle GPS.

I docenti abilitati e specializzati: ‘Siamo qui a chiedervi di difendere i nostri sacrifici e i punteggi’

‘Riteniamo, inoltre, fondamentale – prosegue la nota informativa – dissociarci dalle illazioni che stanno emergendo in questi giorni rispetto alla serietà dei corsi che stiamo svolgendo in quanto abbiamo potuto constatare personalmente l’impegno con cui le Università li stanno erogando’.
Per questo motivo, i docenti abilitati e specializzati non possono accettare le richieste di sospensione dei punti, i ricorsi e tutte le altre mobilitazioni, in quanto queste non hanno senso. ‘Siamo qui a chiedervi di difendere i nostri sacrifici e i punteggi‘, sottolineano i docenti abilitati e specializzati, visto che chi si è formato, ha dovuto affrontare sacrifici (spese di viaggio, impegni personali e familiari, in coincidenza con la chiusura dell’anno scolastico).