Il Collegio Docenti non può vietare la nomina dei docenti tutor e del docente orientatore nella propria istituzione scolastica. Questo è quanto stabilito dal TAR del Lazio con sentenza n. 15889/2024.

Docenti tutor e docente orientatore: chi sono e cosa fanno?

Le linee guida per l’orientamento hanno previsto l’introduzione delle nuove figure. Esse sono state adottate con D.M. n. 328 del 22 dicembre 2022. Hanno il compito di aiutare e supportare studenti e famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.

Possono essere nominati tra i docenti in servizio nell’istituzione scolastica che abbiano completato positivamente il percorso di formazione di 20 ore. Non ci sono distinzioni tra docenti di ruolo e precari. Per quanto riguarda i pagamenti, l’ammontare è stabilito dalla contrattazione integrativa di istituto. Al docente orientatore spetta un compenso che va da un minimo di 1.500 euro a 2.000 euro lordi. Per i docenti tutor, il pagamento oscilla da 2.850 euro a 4.700 euro lordi.

La sentenza del TAR Lazio

Il ricorso al tribunale amministrativo, presentato da Flc-Cgil, era stato proposto a seguito del provvedimento di nomina delle nuove figure da parte del Dirigente Scolastico di una scuola, nonostante il parere negativo del Collegio Docenti. Quest’ultimo, infatti, aveva ricevuto due proposte di voto alternative: una che prevedeva i docenti tutor e il docente orientatore, l’altra che invece prescindeva da queste. L’organo collegiale ha deliberato per la seconda opzione.

Il TAR ha emesso la sentenza summenzionata, chiarendo che il Collegio Docenti non può deliberare contro la nomina di un’istituzione prevista per legge.

Secondo l’allegato B al decreto istitutivo delle nuove linee guida per l’orientamento, “a conclusione dell’attività di formazione, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali, il dirigente scolastico/coordinatore delle attività educative e didattiche procede alla nomina dei docenti tutor (con la contestuale assegnazione del raggruppamento degli studenti individuato a livello di singola scuola) e del docente orientatore per l’anno scolastico 2023/2024 tra i docenti che abbiano positivamente concluso la formazione propedeutica”. Dunque, la nomina è di competenza del Dirigente Scolastico, che dovrà rispettare le prerogative degli organi collegiali. Questi, però, non possono impedire l’istituzione di un organismo previsto normativamente.