Collegio docenti
Collegio docenti

Sono giorni caldi per l’approvazione della manovra di bilancio 2025. Non fa eccezione il mondo della scuola, per cui il Governo ha presentato diverse misure correttive. Tra queste, vi è un emendamento relativo alla dotazione dei fondi per i docenti tutor e orientatori. Si richiede una dotazione aggiuntiva di 50 milioni di euro sia per l’anno 2025 che per il 2026.

I compiti dei docenti tutor e del docente orientatore

Le nuove figure sono state introdotte dal D.M. n. 328 del 22 dicembre 2022. Una decisione assunta nell’ambito della riforma dell’orientamento. Stando alle linee-guida, i docenti tutor hanno il compito di aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio personale.

Ciò significa che devono supportare gli alunni nella valutazione orientativa sui percorsi svolti, sia in ambito scolastico che extrascolastico. È infatti necessario analizzare il percorso di studi compiuto, anche attraverso attività che ne documentino la personalizzazione. Non solo, però: anche tutte le competenze acquisite in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale. Inoltre, esso si costituisce come “consigliere” delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi. Si avvale della piattaforma UNICA, che serve anche per far selezionare ad uno studente in maniera critica un prodotto annuale riconosciuto come il suo “capolavoro”.

Il docente orientatore, che di norma è uno solo all’interno di ogni istituzione scolastica (al contrario dei tutor che possono e “devono” essere di più), ha il compito di promuovere le attività di orientamento. Tiene dunque conto delle proposte e delle opportunità offerte dai percorsi di studio e lavoro, oltre che delle risorse presenti nei territori e nel mondo produttivo e universitario.

La questione dei fondi

Sulla dotazione finanziaria dei docenti tutor, l’avvio dell’anno scolastico aveva provocato dubbi tra i docenti tutor e orientatori. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha poi stanziato 84 milioni di euro, meno rispetto ai 150 milioni dell’anno scolastico precedente. Dunque, il compenso “base” si è ridotto. Per i docenti tutor varia da un minimo di 1.589,68 euro lordi a un massimo di 2.725,16 euro lordi (l’anno scorso prevedeva un minimo di 2.800 e un massimo di 4.750 euro). Il docente orientatore riceverà invece un importo fisso di 1.500 euro lordi (l’anno scorso oscillava tra 1.500 e 2.000 euro). Per i tutor, è la contrattazione integrativa di istituto a stabilire la misura precisa.

A questi, si aggiungono 183 milioni di euro a valere sul programma POC “Per la scuola” 2014-2020. In tal modo, aderendo a determinati progetti, si potranno raggiungere fino a un massimo di 5.000 euro lordi. Complessivamente, la dotazione per quest’anno scolastico è di 267 milioni di euro, sebbene suddivisi con tale impostazione.

Con l’avvio dell’attività dei docenti tutor e orientatori anche alle scuole medie a partire dall’anno scolastico 2025/26, è evidente che occorreranno delle risorse aggiuntive. I 50 milioni per i prossimi due anni sono dunque in attesa di essere inseriti nella manovra di bilancio 2025.