Nella compilazione della domanda dedicata alla scelta delle 150 preferenze è bene ponderare l’ordine di gradimento con cui inserire scuole, distretti, comuni e provincia. Qualora infatti si inserisse una preferenza che porta all’assegnazione dell’incarico di supplenza e non si fosse poi convinti di andare a lavorare in quell’istituto scolastico, rinunciare o, peggio ancora, abbandonare dopo la presa di servizio, comporta sanzioni molto rigide. È piuttosto quindi consigliabile non inserire tutte le 150 preferenze ma solo quelle dove si è sicuri di voler andare a lavorare. Vediamo di seguito i dettagli.
150 preferenze: la scelta della scuola
Nella scelta delle 150 preferenze occorre prestare attenzione, in particolare, alla scuola. Quando infatti si opta per un istituto scolastico si scelgono anche tutti i suoi plessi. Prima di inserirlo tra le preferenze è bene dunque analizzare i vari plessi per capire se si è disposti a prendere servizio in uno degli stessi. I plessi spesso possono infatti trovarsi a svariati chilometri di distanza rispetto alla sede centrale, e non si può sapere in anticipo su quale preciso plesso si potrebbe risultare destinatari di incarico. La precisa destinazione viene infatti decisa dal dirigente scolastico. Nel caso quindi di un plesso troppo difficile da raggiungere su cui non si è sicuri di voler andare a lavorare è bene evitare di includere l’istituto scolastico che contempla quel plesso.
Stesso ragionamento può essere fatto anche nel caso della scelta di un distretto: prima di indicarlo tra le 150 preferenze è bene conoscere con esattezza tutte le scuole da cui è composto per poi non ritrovarsi in un istituto scolastico che si sarebbe preferito non scegliere.