Proseguono le criticità con la piattaforma dedicata alla scelta delle 150 preferenze, tanto da portare i sindacati a chiedere una proroga della finestra temporale. Per ora resta comunque confermata la data del 7 agosto. Intanto continuano anche i dubbi tra gli aspiranti sulla compilazione dell’istanza. Meglio la scelta puntuale o sintetica? Quale dà maggiori possibilità? Facciamo chiarezza.
Scelta 150 preferenze e funzionamento dell’algoritmo
La scelta delle 150 preferenze consente agli aspiranti di indicare un ordine di gradimento tra scuole (detta ‘scelta puntuale ‘), comuni, distretti e provincia (‘scelte sintetiche’). Ma quali preferenze offrono maggiori opportunità? In realtà l’istanza è completamente soggettiva, dipendendo dalle aspirazioni dei docenti e dalla disponibilità o meno di spostarsi. È vero però che sfruttare, se possibile, tutte le 150 preferenze dà maggiori possibilità, purché si abbia la certezza di voler accettare l’incarico di supplenza. Questo aspetto è importante per evitare che conseguono sanzioni pesanti per l’intero anno scolastico in caso di rinuncia, e per l’intero biennio in caso di abbandono.
Le nomine sono effettuate tramite una procedura informatizzata. L’algoritmo non fa altro che scorrere la graduatoria e quando arriva ad ogni aspirante analizza la prima cattedra libera tra quelle disponibili e sulla base delle preferenze espresse, a prescindere che si tratti di scelta puntuale o sintetica.