Cresce l’attesa degli aspiranti in vista della riapertura delle Gps. Tutto dovrebbe essere pronto per la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale e per l’avvio delle domande di nuovo inserimento e aggiornamento. La predisposizione, da parte del Ministero, della pagina dedicata alle Graduatorie Provinciali delle Supplenze lascia presagire che dovremmo essere agli sgoccioli. Verranno dati 20 giorni di tempo per la compilazione dell’istanza. Vediamo intanto quali accorgimenti e quali verifiche effettuare prima dell’apertura della finestra temporale, in modo da non arrivare impreparati.

La verifica dei servizi svolti e dei titoli di accesso alle Gps

La prima cosa da verificare, soprattutto con riferimento a chi si inserirà per la prima volta nelle Gps, è il possesso dei requisiti di accesso, riferendosi al DPR 19/2016 e al DM 259/2017, oltre alla tabella di accorpamento delle classi di concorso (reperibile in allegato al decreto del 22 dicembre 2023). Occorre inoltre accertarsi di avere tutti i CFU necessari oltre alla laurea richiesta per l’accesso alla classe di concorso d’interesse.

Ai fini della dichiarazione dei titoli di servizio è bene inoltre avere già a portata di mano tutte le supplenze svolte, in modo da essere in possesso già di tutta la documentazione necessaria. Per il corretto conteggio dei giorni di supplenza basterà riferirsi ai contratti stipulati oppure si potrà accedere alla propria area riservata della piattaforma Istanze Online, entrare nella sezione ‘altri servizi’ e recuperare i contratti a tempo determinato. I contratti non andranno allegati alla domanda ma sono utili per reperire il codice meccanografico delle scuola presso cui si è lavorato e l’esatta data d’inizio e fine di ciascuna supplenza.

Compilazione istanza: in autonomia o tramite l’aiuto di sindacati?

Per quanto riguarda la compilazione della domanda delle Gps il singolo aspirante potrà valutare se presentare l’istanza autonomamente o affidandosi ad un sindacato di fiducia. Va detto che il Ministero mette a disposizione le istruzioni, passo dopo passo, per l’inserimento di tutti i dati, oltre al fatto che negli ultimi anni la domanda è abbastanza intuitiva. Si troveranno poi online tutorial affidabili a cui rifarsi nella compilazione della domanda stessa. Se però si ritiene di avere una situazione ‘complessa’ o comunque tanti titoli da dichiarare meglio affidarsi ad esperti di sindacati che accompagneranno nella compilazione. La scelta resta comunque personale.